Brooklyn :è un film drammatico diretto da John Crowley e sceneggiato da Nick Hornby, basato sull’omonimo romanzo di Colm Toìbin. E’ la storia commovente di Eilis Racey (Saoirse Ronan), una giovane immigrata irlandese che, attirata dalle promesse dell’America, parte dall’Irlanda lasciando la famiglia per New York City. L’iniziale nostalgia di casa diminuisce rapidamente e Eilis si lascia prendere dal fascino inebriante dell’amore. Ben presto la sua vivacità si scontra con il suo passato, e la giovane dovrà scegliere tra i due Paesi e le vite che essi le offrono.
Brooklyn non sorprende per l’originalità del racconto, anzi: di film su questa tematica se ne sono visti parecchi, e tra i tanti, un anno fa uscì C’era una volta a New York di James Gray con protagonista la francese Marion Cotillard. Il film è già stato presentato al Festival di Toronto e al Sundance Film Festival, e ora qui a Torino figura nella sezione Festa Mobile. Sicuramente è uno dei film migliori visti finora al Festival perché assolutamente ben fatto e toccante.
Saoirse Ronan è perfetta nel suo ruolo: il candore della pelle e la delicatezza della recitazione fanno di lei l’attrice perfetta per interpretare Eilis, una ragazza molto timorosa ma coraggiosa e curiosa di conoscere il futuro al quale sta andando incontro. Nel cast sono presenti Emory Cohen che interpreta Tony, un italiano, e nel ruolo della “mamma” che accoglie e accudisce c’è Julie Walters, la famosa mamma di Ron Weasley, il personaggio di Harry Potter con i capelli rossi. Saoirse Ronan punta dritta all’Oscar, e anche il film intero sembra fatto per mirare alla statuetta.
L’opera nel complesso è veramente bella, coinvolgente e carica di emotività. La partenza, l’abbandono, la nostalgia di casa, la nuova vita, l’amore e la felicità: c’è un forte climax emotivo che viene reso in modo esemplare soprattutto grazie all’abilità della protagonista. Per i più romantici e sensibili sarà sicuramente un piacere entrare nell’universo di Eilis e immedesimarsi nel suo personaggio. In fondo le sue insicurezze e incertezze sul futuro sono un po’ le stesse che ogni giovane potrebbe avere.