La mattinata del 23 novembre ha visto come ospite della sala stampa l’attore Hany Adel, protagonista del film Clash di Mohamed Diab, già uscito nelle sale egiziane circa tre settimane fa. Il film, che ricostruisce i giorni delle manifestazioni dopo il golpe militare, ha avuto in Egitto una serie di reazioni più che positive sia del pubblico sia dei canali televisivi.
Durante l’incontro si è subito parlato della difficoltà delle riprese dovute al fatto che quasi l’intero film è stato girato in un furgone (quello della polizia presente sulla piazza), che ha ospitato al suo interno 23 persone. Per questo motivo è stato possibile impiegare una sola macchina da presa, tenuta dallo stesso regista che faceva anche da operatore, mentre la messa a fuoco è stata seguita in remoto, al di fuori del veicolo. Le scene di massa invece, per le quali non è mai stato utilizzato alcun materiale d’archivio, sono tutte state girate appositamente per il film, impiegando un gran numero di comparse. Questo perché tutti i componenti della troupe hanno vissuto personalmente la rivoluzione e sapevano bene come ricostruire il clima di quei giorni.
L’attore ha poi esposto le intenzioni del regista, ossia di voler mostrare non un solo punto di vista ma restituire il clima di un gruppo di persone con idee differenti, che si trova a dover fronteggiare una situazione critica. Poiché gli interessava esaminare le differenti personalità, Adeha anche specificato che la sceneggiatura conteneva dettagli molto precisi su tutti i singoli personaggi presenti nel furgone.