Jacopo Quadri, diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia e collaboratore di registi come Mario Martone (è stato il montatore de Il giovane favoloso) e Francesca Archibugi, rende omaggio ad uno dei ‘pilastri’ del teatro italiano, Luca Ronconi, con un documentario sul laboratorio del Centro Teatrale Santacristina a Gubbio, dove da qualche anno si riuniscono giovani diplomati dell’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico per confrontarsi con il Maestro.Quadri realizza un ritratto di Ronconi e allo stesso tempo un documentario sui suoi insegnamenti a Santacristina, ma entrambi risultano molto superficiali. È emblematica una sequenza, ad esempio, nella quale una giovane attrice cerca di indagare sull’infanzia di Ronconi: da un lato non c’è una sincera volontà di sondare la vita del regista (la ragazza appare quasi svogliata), né d’altra parte si nota un desiderio (o anche solo la disponibilità) del regista di rispondere alle domande, anzi il Maestro appare infastidito.
Non è dunque possibile ritenere raggiunto l’obiettivo, la premessa del film: vediamo alcuni momenti molto interessanti di lavoro pratico sui testi e alcune brevi ‘interviste’ in cui gli attori parlano, più che del loro rapporto con il regista e con i testi proposti, del proprio approccio alla recitazione.
Il documentario di Quadri è dunque un backstage, un promo lungo 87 minuti del Laboratorio estivo di Luca Ronconi, che risulta faticoso da seguire per chi non è all’interno del mondo del teatro, in quanto è privo di ogni appeal che un qualsiasi “ritratto d’artista” dovrebbe contenere.