Il cinema coreano sta vivendo un momento particolarmente felice, culminato con la Palma d’oro a Parasite di Bong Joon-Ho; gli zombie sono sempre più popolari negli horror televisivi e cinematografici, invadendo il mercato con svariate produzioni ogni anno. Lee Min-jae, al suo primo lungometraggio, si dimostra subito un autore consapevole dell’ambiente in cui si muove, riuscendo a cavalcare le tendenze con il suo zombie movie. The Odd Family – Zombie for Sale, è un film ricco di richiami e citazioni ad altre opere dedicate ai non-morti, sia nazionali, come Train to Busan di YeonSang-ho, sia internazionali, come Fido o Zombieland.
I Park sono una famiglia disastrata, che vive in una vecchia auto officina campando di truffe ad ignari automobilisti. La loro vita cambia dopo l’incontro con lo zombie Zoongbie, uno studente universitario su cui una misteriosa compagnia farmaceutica ha sperimentato illegalmente. Il ragazzo non è il tradizionale redivivo a cui siamo abituati, perché a tratti sembra consapevole della sua situazione, dimostrandosi capace di empatia; ma, soprattutto, il suo morso, inflitto al vecchio e nullafacente capofamiglia dei Park, sembra avere degli effetti inaspettati: l’uomo, invece di trasformarsi a sua volta, sembra ringiovanire. Ovviamente la famiglia di truffatori non si lascerà sfuggire una così ghiotta fonte di guadagno e, dopo aver catturato il povero Zoongbie, venderà morsi rinvigorenti a tutti gli uomini anziani del paese. La situazione però non si risolve come auspicato dai protagonisti, che ben presto si troveranno a dover fronteggiare un’invasione zombie.
Lee Min-jae richiama intelligentemente altre opere: oltre al già citato Train to Busan, possiamo riconoscere scene che probabilmente traggono ispirazione da Shawn of the Dead, horror/comedy con cui il film condivide molti elementi. Nonostante l’evidente cinefilia, il regista riesce a staccarsi dai suoi modelli con un approccio nuovo. La commedia in Odd Family è infatti, e principalmente, una commedia visiva, che si basa su situazioni ridicole e paradossali: dropkick inaspettati, calci tra le gambe così forti da fermare un mostro cannibale, rovinose cadute, creano un tipo di comicità che potremmo definire “slapstick zombie”, che viene retta con grande abilità dalle performance energiche e sopra le righe degli attori protagonisti, in particolare dal goffo Joon-gul, interpretato da Jung Jae-young.
Purtroppo il film, al contrario di quelli a cui si ispira, non sfrutta lo zombie e la commedia horror come strumenti per una riflessione sociale o per muovere delle critiche. Si accontenta di far ridere lo spettatore, senza mai riuscire ad andare in profondità, risultando piuttosto sterile dal punto di vista dei contenuti. Odd Family – Zombie for Sale è un film divertente che si prende poco sul serio, ma se lo guardiamo per quello che è, cioè un’opera prima, allora non possiamo che riconoscere la grande capacità del regista di gestire l’azione comica e le situazioni, oltre a una notevole maturità sia nella direzione della macchina da presa sia degli attori. Una maturità e una capacità evidentemente riconosciuta anche dalla giuria del ToHorror film festival 2019, che grazie a queste qualità e all’innovativa visione del tema degli zombi ha consegnato ad Odd family – Zombie for Sale il primo premio del concorso lungometraggi. Lee Min-jae è un promettente regista e con il tempo potrebbe arrivare a colmare le lacune presenti in questo film. Restiamo dunque in attesa del suo prossimo film.