“LUCES AZULES (BLUE LIGHTS)” DI LUCAS SANTA ANA

I protagonisti dell’ultima commedia di Lucas Santa Ana non possono non ricordare gli amici riuniti attorno al tavolo di Perfetti Sconosciuti. In Luces Azules (Blue Lights), però, la caducità dei rapporti umani e i segreti non distruggono l’identità dei personaggi e la loro fiducia reciproca, bensì diventano occasione di crescita e sostegno.

Presentato in concorso alla 39° edizione del Lovers Film Festival, Luces Azules racconta i peccati e le confessioni di un gruppo di amici di lunga data, riunitosi in occasione del settantesimo compleanno del padrone di casa, Alejandro (Claudio Da Passano). Alla cena-piéce teatrale lo spettatore è soltanto l’ultimo partecipante invitato ad accomodarsi.

La commedia argentina si inscrive in quella tradizione del cinema da camera nostrano e d’oltralpe, che passando da Le Prénom di Alexandre de la Patèllier e Matthieu Delaporte, al già citato Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese, porta sullo schermo vizi e virtù della società contemporanea e dei tipi umani che la popolano. Tra il brindisi e la portata principale, tra il dolce e la serenata in giardino, infatti, gli ospiti confessano tradimenti, problemi di coppia e una diagnosi di sieropositività al riparo da occhi e orecchie dei propri compagni. A tavola le diverse esperienze relazionali e i personali modi di vivere l’amore siedono uno di fronte all’altro e si scrutano, interrogandosi sul significato della monogamia e delle relazioni aperte, sul presunto valore della famiglia tradizionale e su come il mondo cambi troppo o troppo poco in fretta.

Sembra passato un secolo da quando i due padroni di casa, sessantottini e figli di un amore libero, lottavano per i propri diritti e riuscivano a creare nella loro città uno spazio comunitario in cui non nascondersi. Oggi, invece, basta un’app di incontri per raggiungere chiunque, così come la vergogna per una diagnosi di sieropositività è quasi sparita. Ma, nonostante ciò, il sogno di mettere su famiglia e il diritto di avere “figli, cane, gatto e casa con la staccionata bianca” sembrano continuare a essere appannaggio di una realtà eteronormata. Al riparo dalla retorica della crisi dei valori e dell’impoverimento dei legami interpersonali, Lucas Santa Ana racconta l’amore e la sua evoluzione attraverso i racconti e il non detto di undici amici, ma soprattutto la forza di chi, memore delle stesse battaglie e accomunato dai medesimi ideali, ha la saggezza di guidare e farsi guidare con generosità e fiducia. Come i fari che illuminano i grattacieli la notte, si spera che le luces azules – luci azzurre – non vengano mai spente.

Elena Bernardi

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