Calogero (Vincenzo Nemolato) è un giovane siciliano che ha voluto fare la cosa giusta. Per sé, per la sua compagna e per Marcella, che ancora non era nata. Per questo Calogero ha denunciato il killer (Giovanni Calcagno) che un giorno ha sparato a due uomini davanti al suo carretto di granite; e per questo lui si è trovato in Trentino, in un paese dimenticato da tutti, nella pensione Paradise.
La sua vita ora è noiosa. Sua figlia nel frattempo è nata, ma lui ha il divieto di mettersi in contatto con la sua compagna. Il paese dove è costretto ad abitare non sembra essere interessato alle granite e Calogero, lì, si sente un pesce fuor d’acqua. Un giorno, per caso, si unisce a un gruppo di danze popolari guidato dal parroco (Branko Završan); è durante le prove che, dalla finestra, lo vede. L’uomo che aveva premuto il grilletto davanti a lui l’ha trovato, poiché Calogero è un testimone troppo scomodo…
Parte con questi presupposti Paradise – Una nuova vita, il nuovo film di Davide Del Degan. Un thriller che ben presto si trasforma in commedia amara, spaesante, in cui a ogni decisione presa istintivamente corrisponde una reazione totalmente imprevista. Una vicenda che finisce col dividere intimamente il protagonista, costringendolo a scegliere: fra la vita che era ieri e quella che potrebbe essere domani; fra Lucia (Selene Caramazza), ancora in Sicilia con Marcella, e Klaudia (Katarina Čas), unico conforto nella desolazione delle Dolomiti; fra la via più semplice e quella che è giusto seguire.
Come confermano Davide Del Degan e Andrea Magnani durante la conferenza stampa, Paradise – Una nuova vita non è solo una commedia per raccontare una situazione tragica come può essere la vita di un testimone di giustizia. È innanzitutto un film intimo, sui drammi di due personaggi sempre più diversi e sempre più simili tra loro e, più di ogni altra cosa, sulla volontà e la possibilità di modificare la propria vita: un racconto sui modi di affrontare il cambiamento imposto o voluto, di darsi una nuova possibilità. Così il rapporto che nasce fra Calogero e il killer diventa l’incontro fra un uomo diviso e un uomo che vuole solo dimenticare ciò che è stato e guardare avanti. Una vicenda leggera ma non troppo, per pensare che in qualche modo, per quanto l’ambiente possa essere ostile, una rivincita può esserci per tutti.
Cristina Danini