Tutti gli articoli di Cristina Danini

MASTERCLASS. “FILM AND SOCIAL JUSTICE” E “FORMARE LE NUOVE GENERAZIONI DI FILMMAKER E ATTIVISTI”

Si sono svolte il 25 e il 26 novembre le ultime due masterclass organizzate in occasione del 38 Torino Film Festival, a cui hanno potuto partecipare alcuni studenti dell’Università degli Studi di Torino e del Politecnico di Torino.

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“HOCHWALD” DI EVI ROMEN

Il difficile non è morire. Difficile è la vita di chi resta, dopo che la morte gli è passata davanti; e questo, Mario l’ha imparato a sue spese.

Mario (il giovanissimo Thomas Prenn) è bello, giovane, ama danzare. Mario però non è Lenz (Noah Saavedra), la giovane promessa del paese, ancora più bello, ancora più talentuoso. Mario è sopravvissuto e gli verrà domandato ad oltranza perché non è lui ad essere morto al posto di Lenz, vittima di un attentato a Roma.

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“CALIBRO 9” DI TONI D’ANGELO

Milano, Francoforte, Mosca, Anversa, una città calabrese. Luoghi del film scanditi da scritte rosse, caselle sulla scacchiera di una partita senza esclusione di colpi. A giocare per la vita è Fernando Piazza (Marco Bocci), che la madre non ha saputo allontanare dal mondo della malavita del padre; dall’altro lato del tavolo, la ‘ndrangheta. Ad aiutarlo, in una partita più difficile di quanto potesse immaginare, c’è solo Maia (Ksenia Rappoport), la ragazza che un tempo ha amato, ora donna del clan dei Corapi.

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“PINK WALL” DI TOM CULLEN

Jenna (Tatiana Maslany) e Leon (Jay Duplass) si conoscono quando sono studenti. Lui vuole fare il fotografo, lei ancora non lo sa, ma secondo Leon ha un futuro da produttrice. Jenna e Leon si piacciono, si amano, fanno discorsi seri. Finiscono per stare insieme sei anni; poi scoprono il muro che ormai li divide.

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“PARADISE – UNA NUOVA VITA” DI DAVIDE DEL DEGAN

Calogero (Vincenzo Nemolato) è un giovane siciliano che ha voluto fare la cosa giusta. Per sé, per la sua compagna e per Marcella, che ancora non era nata. Per questo Calogero ha denunciato il killer (Giovanni Calcagno) che un giorno ha sparato a due uomini davanti al suo carretto di granite; e per questo lui si è trovato in Trentino, in un paese dimenticato da tutti, nella pensione Paradise.

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“DIE KINDER DER TOTEN” DI KELLY COPPER E PAVOL LIŠKA

L’Alpenrose è un tipico locale stiriano, dove si può gustare l’ottima cucina del luogo e bere litri di birra in un’atmosfera tipica. La cameriera, nonché proprietaria, non è però soddisfatta della sua vita nonostante suo marito, un tipico cuoco stiriano, tenti di consolarla mentre batte bistecche a mani nude, sotto la supervisione di una marmotta impagliata (ovviamente, tipicamente stiriana).

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“WE” DI RENE HELLER

We è la storia di otto ragazzi, di un paese di campagna al confine, di un’età che è un confine: un solo passo per entrare nel mondo degli adulti. Racconta quella fase della vita in cui si sa tutto, in cui non si sa niente, in cui, forse, alcuni di loro sanno anche troppo.

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“SUPERPINA. GUSTOSO E’ QUANDO A GENTE FAZ” DI JEAN SANTOS

Superpina è nato come corto e viene riproposto da Jean Santos al Fish & Chips 2019 in forma di lungometraggio.

La storia ha molti protagonisti e non ne ha nessuno allo stesso tempo; protagonista è il quartiere di Pina, e più ancora il suo supermercato, attorno a cui ruotano le vicende dei personaggi principali.

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“BAD POEMS” DI GÁBOR REISZ

Quando Tamàs (Gábor Reisz) viene lasciato da Anna non riesce a farsene una ragione. Vaga per Parigi, torna a casa, a Budapest, ma non vuole parlarne con nessuno. Intorno a lui la vita scorre, la gente trova lavoro, fa figli, parla di politica; nessuno è in grado di capirlo, non davvero. Il suo dolore non è di nessun altro; tutto il resto non ha importanza, è come un film muto che va avanti senza di lui, come se Anna si fosse presa anche la sua vita, anche i ricordi di ciò che sono stati. Tamàs si sente perso, e forse ha davvero perso se stesso, come a tutti capita quando la fine di una storia ci piomba addosso inaspettata. Continua la lettura di “BAD POEMS” DI GÁBOR REISZ

“DULCINEA” DI LUCA FERRI

Dulcinea nasce dall’ideale fusione nella mente di Luca Ferri di Don Chisciotte e il romanzo Un amore di Buzzati.

Dulcinea racconta di una giovane donna che attende un cliente nel suo appartamento, in una Milano degli anni ’90 che resta sempre fuori dalle finestre e affiora soltanto dai rumori di fondo. Quanto al cliente, il moderno Don Chisciotte, non fa altro che pulire ossessivamente la sua casa, mentre la giovane si mette lo smalto, si trucca, si prova numerosi vestiti, fuma una sigaretta. Continua la lettura di “DULCINEA” DI LUCA FERRI

“IL MANGIATORE DI PIETRE” DI NICOLA BELLUCCI

Cesare (Luigi Lo Cascio) cammina col passo fermo della gente di montagna, come se le pietre le mangiasse coi piedi. Ha lo sguardo duro di chi sulle montagne ci è nato, di chi non saprebbe vivere altrove, di chi dalla montagna è stato scolpito. Continua la lettura di “IL MANGIATORE DI PIETRE” DI NICOLA BELLUCCI

“ALL THESE SMALL MOMENTS” DI MELISSA B. MILLER

Howie (Brendan Meyer) ha sedici anni ed è in balìa della sua vita. I genitori vogliono divorziare, o almeno così sembra, a scuola una compagna di suo fratello dimostra interesse per lui, che però non ha occhi che per la ragazza bellissima con cui prende sempre l’autobus. Non si sono mai parlati, lei è più grande e lui così impacciato, ma quando i loro sguardi si incrociano, sorridono entrambi. Continua la lettura di “ALL THESE SMALL MOMENTS” DI MELISSA B. MILLER