“MUMMOLA” DI TIA KOUVO

Il termine “mummola” in finlandese si riferisce alla casa della nonna, ma non si limita a indicare il mero luogo fisico. “Mummola” è la meta delle vacanze natalizie per tutta la famiglia, è un insieme di odori e sapori, un luogo sicuro e accogliente il cui ricordo provoca sempre una gradevole nostalgia, anche quando la famiglia non è proprio perfetta e unita. I ricordi della regista Tia Kouvo – che sceglie la sua città natale come location – prendono vita nel suo film d’esordio, sviluppato con il supporto del TorinoFilmLab e presentato alla 41° edizione del Torino Film Festival.  

Il Natale è alle porte e in casa dei nonni, come ogni anno, si raduna la famiglia. Ma è solo quando si apparecchia la tavola che tutti si riuniscono: c’è chi parla e non viene ascoltato, chi non parla mai, chi ha atteso quel momento per poter comunicare con fierezza la propria promozione lavorativa e chi pensa solo a mangiare. L’aria che si respira è tutt’altro che allegra e non mancano situazioni sgradevoli, condite da un umorismo nero  –  che poco si intonano con l’idilliaco clima natalizio a cui il cinema ci ha abituati e che proprio per questo appaiono estremamente realistiche. 

L’incomunicabilità è uno dei nuclei fondanti del film, evidenziata da una macchina da presa che resta ferma a guardare, senza indugiare sui singoli personaggi e sulle loro emozioni, mostrando soltanto le interazioni reciproche come in un teatro da camera. Questa scelta stilistica concede allo spettatore uno sguardo vergine, libero di scegliere con chi empatizzare: con Simo (Sakari Topi), adolescente silenzioso sempre perso nei suoi pensieri; con Susanna (Ria Kataja), moglie e madre insoddisfatta che non riesce a comunicare con il marito freddo e distaccato; con la nonna Ella (Leena Uotila), che cerca di unire la famiglia e di tenere a bada il marito alcolizzato. Quel che è certo è che dopo le feste ognuno tornerà a casa propria, portandosi dietro pensieri e problemi, aspettando la prossima riunione di famiglia.

Romeo Gjokaj

Articolo pubblicato su “la Repubblica” il 30 novembre 2023

Un commento su ““MUMMOLA” DI TIA KOUVO”

  1. Ogni persona sa che non c’è nessuno più vicino e più caro della famiglia e degli amici. È molto importante apprezzare ogni momento trascorso con loro. Dopotutto, non si sa cosa porterà il destino e in quale posto potremmo finire.

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