Eleonora Danco, autrice e attrice teatrale, esordisce con il suo primo lungometraggio da regista cinematografica. N-capace è il secondo film che rappresenta l’Italia nella 32a edizione del Festival, insieme a Frastuono di Davide Maldi.Una donna (Eleonora Danco stessa), vestita in modo casuale, come anima in pena cammina per le strade tra Terracina e Roma, i luoghi che la legano alla sua sua infanzia e alla sua vita attuale. Durante il percorso interroga adolescenti e anziani che incontra su temi come morte, scuola, amore, sesso, religione, omosessualità, violenza e tradizioni. Il suo obiettivo è capire i loro sentimenti e le loro emozioni. Che cosa hanno in comune le due diverse generazioni? Entrambe hanno fame di vita: i giovani se la stanno costruendo, gli anziani se la sono già costruita.
Eleonora Danco è l’unico personaggio di mezza età che vaga tra queste due generazioni, il letto su cui giace è allo stesso tempo una trappola e una possibilità. La regista dichiara di voler “girare senza filtro, come se a percepire fosse l’occhio e non il ragionamento.”
Dramma e comicità sono gli elementi che caratterizzano i dialoghi tra la Danco e le persone intervistate. Non ci sono filtri, le risposte sono libere e tutte diverse, proprio perché l’obiettivo dell’autrice è quello di mostrare come ognuno scelga di affrontare la vita in modo assolutamente personale. Più che sulle interviste ha voluto lavorare su performances che servono per arrivare alla memoria, perché, come dichiara, “le immagini sono l’inconscio dei personaggi e della realtà che sto trattando”.