Giunto alla sua XV edizione, il Sottodiciotto Film Festival, dedicato al cinema fatto da e per i più giovani e ai film che ritraggono le nuove generazione e quelle passate, si svolgerà dal 5 al 12 Dicembre. Pur risentendo fortemente della disastrosa condizione economica e degli innumerevoli tagli, l’edizione 2014 promette una programmazione ricca di sorprese, con 31 titoli (erano 50 l’anno scorso). Organizzato da Aiace Torino e da Città di Torino –Direzione Cultura Educazione e Gioventù – ITER, l’evento fa del noto verso di Giovenale “Mens sana in corpore sano” il suo motto, richiamando così i giovani ad una riflessione personale e collettiva che contribuisca a creare una comunità che punti al progresso attraverso una sana convivenza sociale fatta di rispetto per gli altri e rispetto per le regole.Il primo appuntamento sarà venerdì alle 21 al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino dove verrà proiettato Squadra corse, il documentario sul team del Politecnico di Torino che partecipa al campionato interuniversitario mondiale di Formula 1. Realizzato da Andrea Griva, Mattia Napoli, Giulio Pedretti e Patrizia Tron, il lungometraggio diventa un omaggio a Torino 2015 Capitale Europea dello Sport insieme ad altre pellicole come Muhammad Ali’s Greatest Fight di Stephen Frears con Christopher Plummer e Frank Langella e il lungometraggio su Mike Tyson di Spike Lee.
Tra le anteprime nazionali e le prime visioni vi sono titoli molto vari di autori affermati ma anche di registi giovani e promettenti. Spicca Vivir es fácil con los ojos cerrados (La vita è facile ad occhi chiusi), settimo lungometraggio del regista David Trueba che sarà ospite del Festival sabato 6 Dicembre al Cinema Massimo e a fine proiezione risponderà alle domande del pubblico. Vincitore di sei premi Goya e rappresentante del proprio Paese agli Oscar 2015, l’ultimo lavoro di Trueba è tratto dalla storia vera di un professore d’inglese che, fan dei Beatles, quando viene a conoscenza dell’arrivo di John Lennon in Almeria decide di attraversare la Spagna per incontrarlo.
Si spazia poi da Gregg Araki e le sue atmosfere da teenagers apocalittici con White Bird in a Blizzard, a The Face of an Angel, l’ultimo lavoro di Michael Winterbottom, premiato nel 2006 con l’Orso d’argento per la miglior regia per il film The Road to Guantanamo. Non mancano la regista di Tomboy Céline Sciamma con Girlhood su una teen gang femminile della banlieu parigina, né film per tutta la famiglia come Wish I Was Here di Zach Braff – protagonista della sitcom di successo Scrubs – e Still Alice, l’ultima fatica di Richard Glatzer che, affetto da sclerosi laterale amiotrofica, durante le riprese era costretto a comunicare con la troupe e il cast attraverso un iPad.
Nella sezione dedicata all’animazione d’autore ci saranno l’anteprima nazionale di Yellowbird, film d’esordio di Christian De Vita, Song of the Sea di Tom Moore e O menino e o mundo di Alê Abreu, vincitore al Festival International du Film d’Animation di Annecy 2014.
Il Festival celebra il centenario di Charlot, personaggio inventato da Charlie Chaplin nel 1914, proiettando cinque sue comiche, e festeggia anche i cinquant’anni della Pantera Rosa proponendo al pubblico cinque film d’animazione restaurati in digitale da Park Circus, nota compagnia di distribuzione. Nella programmazione trova spazio anche una selezione di cortometraggi in arrivo dal Festival di Clermont-Ferrand, uno degli eventi più importanti a livello mondiale per il cortometraggio.
Come nelle scorse edizioni, anche quest’anno ci sarà il Concorso Sottodiciotto off indirizzato ai registi in erba, perlopiù studenti provenienti da diverse scuole nazionali. Quale migliore occasione per avvicinare i giovani al mondo del cinema, una realtà che giorno dopo giorno sta diventando sempre più ostica?