Emanuela Martini ha introdotto la proiezione della versione restaurata di Intolerance di David Wark Griffith dicendosi un po’ invidiosa di tutti gli spettatori che avrebbero avuto la possibilità di vedere un film come questo sul grande schermo, a cent’anni dalla sua uscita. L’affluenza – ha aggiunto – è stata sorprendente, tenuto conto della durata del film.
Giaime Alonge ha poi brevemente introdotto la proiezione, approfondendo alcuni dei molteplici aspetti che fanno di Intolerance un film fondamentale nella storia del cinema. Ha poi ricordato quale fu la risposta del pubblico del 1916. All’uscita nelle sale americane, il film non fu apprezzato, probabilmente a causa della complessità della struttura e di un montaggio troppo serrato. Il film in Italia ebbe invece molto successo: proiettato per la prima volta il 18 febbraio 1917 al cinema Ambrosio, restò in programmazione per un mese. Successivamente il film venne distribuito in tutte le principali città italiane e sui giornali vennero molto apprezzate l’ambivalenza dei generi, la ricchezza dell’allestimento, il racconto strutturato in quattro filoni.
La proiezione del film in versione restaurata è stata fondamentale per sottolineare ancora una volta il portato storico della pellicola, per riscoprire le innovazioni che ha portato sul piano del montaggio. Intolerance fu, e ancora è, un film capace di unire la maestosità del kolossal e la coraggiosa sperimentazione sul linguaggio.