Era il lontano 26 settembre 1986 quando nelle edicole faceva la sua comparsa un albo che avrebbe fatto storia. Dylan Dog il nome e Tiziano Sclavi, persona schiva ed eccentrica, il creatore. Si presentava come un fumetto horror, ma definirlo così sarebbe riduttivo, perché gli albi pescavano a piene mani da tradizioni e generi diversi e, in alcuni casi, sembrava di leggere trasposizioni su carta del miglior Ai confini della Realtà. A distanza di trent’anni, il Sottodiciotto Film Festival ha deciso di rendere omaggio all’iconico indagatore dell’incubo con una mostra alla Pinacoteca Albertina di Torino dal 18 novembre al 13 dicembre.
La mattina del 7 novembre ha avuto luogo, nella splendida cornice dell’Accademia di Belle Arti, la conferenza stampa di presentazione della mostra che porterà sotto la Mole tavole, dipinti, opere che ripercorreranno la storia del personaggio creato da Sclavi.
“Non poteva che essere un’Accademia artistica ad ospitare questo evento visto la grande unione che ormai c’è tra Arte e Fumetto” ha esordito Fiorenzo Alfieri, preside dell’istituto “e per noi è un onore avere nelle nostre sale un personaggio importante come Dylan Dog”. Si è toccato quindi un punto un punto importante come la commistione tra le varie discipline visive che in questi ultimi anni ha permeato quello che è l’entertainment, concetto ripreso e approfondito da Enrico Verra dell’AIACE, “Fumetto, Cinema, Videogioco, ormai anche Youtube sono le nuove frontiere rivolte ad un pubblico giovane ed è un approccio che la nostra associazione (AIACE,ndr) vuole avere col pubblico, un approccio di apertura alla novità e ai nuovi modi di vedere il cinema. Nel campo del fumetto, e non solo, Dylan Dog è stato è una grande avanguardia”. Verra ha poi proseguito parlando di quanto sia importante avere collaborazioni tra vari enti culturali al fine di creare rassegne e collaborazioni durature sulla scena torinese.
Quello di commistione tra forme e media è stato un concetto ripreso anche dall’assessore alla Cultura Federica Patti e di come, lei stessa, sia stata influenzata da film e videogiochi in gioventù. “Torino è una città perfetta per ospitare Dylan Dog, con quella sua aura misteriosa e un po’ paurosa è palcoscenico perfetto” ha poi concluso l’assessore.
Parole importanti sono arrivate da Fabrizio Accattino, organizzatore della mostra nonché sceneggiatore di Dylan Dog, personaggio a cui è superfluo dire sia molto legato, “Sono un lettore di fumetti compulsivo e fare questa mostra è stata la realizzazione di un sogno, una mostra che non ha bisogno di tante spiegazioni tanto è immediata”. “Abbiamo deciso di non darle un approccio tanto intellettuale quanto passionale, emotivo. La passione è la parola che più mi rappresenta Dylan Dog, la passione di Sclavi quando lo creò, quella del milione di lettori che arrivò ad avere negli anni ’90 e che ancora oggi lo rende uno degli albi più venduti d’Italia. Spero davvero di riuscire a trasmettere questa passione al pubblico che verrà a vedere la mostra, fatta con pezzi prestatici da collezionisti di ogni tipo, davvero generosi e disponibili”.
Ha poi cocluso la conferenza stampa il direttore del Sottodiciotto, Steve della Casa. “Torino ha fatto spesso capolino in Dylan Dog anche grazie all’affetto che Bonelli ha sempre avuto per questa città e questa mostra ne è il giusto omaggio”, ha poi proseguito “siamo sicuri che sarà molto visitata e che il pubblico sarà soddisfatto non solo delle opere ma anche dei grandi ospiti dell’universo bonelliano che avremo”. Pasquale Ruju, Angelo Stano, Luigi Picatto e molti altri protagonisti dei Trent’anni di Dylan Dog saranno infatti presenti nelle settimane di esposizione.
Un’occasione imperdibile per gli amanti del fumetto, dell’horror, dell’onirico ma non solo, un’occasione per ammirare uno dei personaggi più iconici del fumetto mondiale, protagonista non solo su carta ma anche su pellicola (Della Morte dell’Amore,con Rupert Everett, ispirata all’indagatore dell’incubo, e il recente Dylan Dog, con il “Superman” Brandon Routh) che festeggia un’età emblematica come i Trenta.
Che queste siano solo le prime di tante altre decadi di Incubi, Dylan.
Dylan Dog 30. Pinacoteca Albertina, Torino. 18 novembre/13 dicembre 2016.