Dal 10 al 14 marzo del 2023 si svolgerà la ventiduesima edizione del Glocal Film Festival, organizzato dall’Associazione Piemonte Movie. L’obbiettivo di questo evento è la promozione e la diffusione del cinema realizzato in Piemonte, ma non solo: il festival vuole promuovere scambi e contaminazioni locali e globali, dando spazio ad artisti piemontesi con una visione globale.
Per il regista Marco Ponti, presidente della giuria della sezione documentari, il Glocal è la somma dei difetti e dei pregi dei luoghi da dove veniamo, ed è dovere degli artisti non abbandonare le proprie radici. Nel suo discorso introduce il concetto di “km 0 narrativo”, per cui un regista sarebbe tenuto a conoscere le storie del proprio territorio e a portarle al di fuori dei suoi confini, facendo perno su sentimenti e interessi universali. A far parte della giuria sarà anche Eugenio Cesari, cantante del gruppo musicale torinese Eugenio in Via di Gioia, che sono stati nominati “ambasciatori di Torino nel mondo”, ruolo che si ricollega al concetto di arte glocal.
Durante l’incontro è stato successivamente presentato il progetto “professione documentario”, un percorso di analisi cinematografica condotto all’interno delle scuole primarie e secondarie piemontesi, il quale prevede la visione e la valutazione da parte degli studenti di tre film con assegnazione di un omonimo premio nell’ambito del Glocal Film Festival. L’obiettivo è quello di avvicinare gli studenti al documentario inteso sia come prodotto culturale, estetico e narrativo, che come opportunità professionale, produttiva e realizzativa, con particolare attenzione agli aspetti di valorizzazione e di promozione del territorio.
In seguito alla presentazione è stato proiettato il documentario Sic sulla vita del campione di Moto Gp Marco Simoncelli, diretto dalla nuova direttrice artistica del Glocal Film Festival Alice Filippi. Il documentario permette di ragionare sul concetto di Glocal e su come le esperienze personali e “km 0” permettano di proiettare il proprio vissuto verso l’esterno. Alice Filippi è da sempre molto legata al mondo dei motori: uno dei suoi lungometraggi precedente è infatti ’78 – vai piano ma vinci, la storia del padre ventitreenne della regista, campione di rally e figlio di un industriale torinese, rapito dalla ‘ndrangheta durante gli anni ’70 nella sua città natale, Mondovì. I due film condividono la passione per i motori e per le case automobilistiche, la competizione, la velocità e i pericoli delle gare automobilistiche e motociclistiche. L’amore per questo mondo traspare dalla delicatezza con cui la regista decide di fare luce sulla narrazione del campione Marco Simoncelli, mostrando quella che è la storia un ragazzo che, nonostante mille avversità, è riuscito ad alzarsi e a conquistare il premio più prestigioso della moto GP.
Nicolò Pilon