A vent’anni dalla sua nascita il premio Cipputi viene assegnato a Francesca Comencini, unica cineasta ad aver avuto per due volte questo onore, nel 2007 per il film In fabbrica e quest’anno come riconoscimento per la sua carriera.
La regista è particolarmente legata a questo premio, anche perché sotto la direzione di Gianni Amelio aveva fatto parte in passato della giuria dello stesso. Afferma che è molto legata a In fabbrica e si rifiuta di incasellarlo all’interno di un genere ben definito. L’intento della Comencini non è infatti quello di fare film sul tema del lavoro, ma quello di “raccontare” le persone: “film contemporanei esposti in modo familiare”, specchi delle vite degli altri. Il lavoro è solo uno dei ounti di vista possibili per raccontare gli esseri umani ai giorni nostri.
Cita l’esempio di Mobbing – Mi piace lavorare, film che tratta il tema spinoso delle donne all’interno di un mondo del lavoro maschilista. Francesca Comencini si lamenta della scarsa presenza di registe e di personaggi femminili che non siano subalterni a quelli maschili nei film italiani; riscontra ad esempio un’insopportabile retorica nella visione maschile di temi come la maternità. La sua personale visione collettivistica tutta al femminile e le sue convinzioni politiche condizionano ovviamente il suo modo di lavorare .
Un giornalista chiede cosa pensi la Comencini della serie televisiva Gomorra di cui ha scritto due episodi nella prima stagione e prevede di firmarne tre nella seconda. Ammette di essere “elettrizzata” per questo lavoro e di essere pronta a far valere il suo punto di vista femminile nella serie. Per l’episodio 7, da lei scritto, rivela di essersi ispirata ai suoi documentari sul lavoro al fine di rendere verosimile l’organizzazione criminale dello spaccio: anche lì sono necessarie regole e orari ferrei.
Tra i progetti futuri di Francesca Comencini c’è la collaborazione con il progetto Fandango intitolato Nella battaglia: un film sulla lotta sentimentale tra uomo e donna, fuori da un ordine patriarcale precostituito, alla ricerca di una parità di ruoli che mantenga le caratteristiche di genere.