Prima di essere corpo, la presenza è voce. Prima della carne, il verbo. Profonda ed oscura, fluttua acusmatica come una presenza ancestrale e primitiva; va creandosi, scoprendosi, in un processo naturale che comincia nelle profondità della terra, nel nucleo intimo e segreto, nell’umidità di una foresta amazzonica sotto la pioggia battente: “Io mi sto creando. E cammino nella completa oscurità alla ricerca del nostro sé. […] Nascita, morte, nascita. Come il respiro del mondo”. Obscuro Barroco di Evangelia Kranioti comincia incantando con una voce ammaliante, senza sesso, che trascina delicatamente lo spettatore nella propria dimensione.
Ma vie avec James Dean è uno dei Cinque pezzi facili scelti da Giovanni Minerba per l’omonima sezione del Lovers Film Festival. «Ho avuto il piacere e la voglia di vedere quasi tutte le pellicole arrivate e, a un certo punto, è successa una cosa bella: ho trovato in selezione un film dal titolo Ma vie avec James Dean; ovviamente mi sono subito incuriosito e l’ho guardato, mi è piaciuto e ho chiesto di averlo nella mia Cart Blanche. Spiegare perché però non è così semplice, […] la mia curiosità nasceva dal fatto che, ben ventisei anni fa, con Ottavio Mai avevamo scritto un film, che stavamo per realizzare, dal titolo Somigliava a James Dean; la storia era ovviamente diversa da quello che ci racconta in questo film Dominique Choisy, che è quasi un dramma alla Jean Genet; entrambe le storie però sono bizzarre e ironiche e servono per raccontare la bellezza, l’amore e un’icona del grande cinema».
Ed è proprio di questo che tratta il film: la bellezza e la semplicità dei sentimenti, l’amore visto nella sua irrazionalità e imprevedibilità, la vita che scorre impacciata attraverso una serie di sfortunati eventi. Continua la lettura di “MA VIE AVEC JAMES DEAN” DI DOMINIQUE CHOISY→
Il magazine delle studentesse e degli studenti del Dams/Cam di Torino