“What is the cost of evoking pain, considering that it cannot be erased?”. If it is true that a photograph can stop a moment in time, Da lontano, più forte is a journey dotted with instants, memories and words, which revolutionizes the theme of coping with grief, giving it a new, more complete meaning. The director Annamaria Macripò leads us in a personal and intimate dimension, to discover a twenty-year-long diary (from 1998 to 2018), full of images and thoughts related to her mother’s illness and loss. It is all about welcoming pain -the keyword of the journey-, a full and deep acceptance of it as our own.
“Quanto costa evocare un dolore visto che cancellarlo non si può?” Se è vero che una fotografia ferma un istante per sempre, Da lontano, più forte è un viaggio costellato di istanti, di ricordi e di parole che stravolge il tema del cosiddetto “superamento del lutto”, dandogli un nuovo, più completo significato. La regista Annamaria Macripò ci accompagna in un universo personale e intimo alla scoperta di un diario lungo vent’anni (dal 1998 al 2018), colmo di immagini e pensieri legati alla malattia e poi alla scomparsa della madre. Si tratta di un vero e proprio accoglimento del dolore, prima parola chiave di questo viaggio, un’acquisizione di esso come proprio, fino in fondo.