A pochi anni dalla presa del potere Mussolini impone tutte le organizzazioni e associazioni non fasciste di cessare le proprie attività e adattarsi alle linee imposte dal regime; fra quelle che devono cessare d’esistere viene incluso anche il movimento degli scout. Quando la notizia arriva a un gruppo di scout che opera nell’area della città di Milano, dopo un’iniziale rassegnazione, guidati dal carisma di Giulio Cesare Uccellini, detto Kelly, decidono di ribellarsi e continuare in segreto la loro routine improntata su solide regole, fondando il gruppo delle Aquile Randagie. Col passare degli anni e l’intensificarsi delle problematiche sociali, legate al secondo conflitto mondiale, spinti da alcune figure importanti per l’ambiente cattolico, fino al confronto diretto con il fondatore stesso del movimento scoutista (Robert Baden-Powell), capiscono che uno dei loro motti principali: «Per aiutare il prossimo in ogni circostanza.»; deve essere applicato su larga scala e, conseguentemente, unirsi alla Resistenza, affrontando tutte le difficoltà che questa scelta avrebbe comportato.
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