Il corpo, l’imperfezione, il piacere e il rapporto che ognuno ha con la propria sessualità.
Sin dalla prima lunga carrellata su un (villoso) corpo maschile nudo che apre il film, la giovanissima regista rumena suggerisce allo spettatore quali saranno i temi trattati, rimaneggiati, esplorati e combinati durate le due ore successive.
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“STRAWBERRY BUBBLEGUM” DI BENJAMIN TESKE
Lucy ha 17 anni e sta attraversando quel momento della vita tipico di ogni adolescente in cui le imposizioni genitoriali iniziano a stare strette e si avverte la necessità di rompere con il passato e crearsi una propria identità. La scintilla che accenderà in lei il fuoco del cambiamento è la scoperta che la severa e rigida madre ha recitato in svariati film porno tedeschi a cavallo tra gli anni ’80 e ‘90. Continua la lettura di “STRAWBERRY BUBBLEGUM” DI BENJAMIN TESKE
“PORNOCRATIE. LES NOUVELLES MULTINATIONALES DU SEXE” DI OVIDIE
Le premesse di Pornocratie. Les nouvelles multinationales du sexe sono molto interessanti: mai come oggi si è consumata così tanta pornografia, eppure l’industria pornografica sta affrontando la crisi più nera dal momento della sua nascita, e a farne le spese sono spesso gli interpreti.
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CORPI POLITICI E POLITICA DEI CORPI TRA CINEMA E MEDIA IN ITALIA. INTORNO E OLTRE IL ’68
Articolo di Elio Sacchi e Gianluca Tana
Charlotte Rampling con le bretelle e il cappello di un ufficiale nazista nel film di Liliana Cavani Il portiere di notte è ormai entrata nell’immaginario collettivo, diventando un’immagine cult: con questa figura si è voluto emblematicamente presentare il convegno Corpi politici e politica dei corpi, che vuole ragionare sulle personalità attoriali, registiche e non solo, che più hanno segnato la scena cinematografica, televisiva e mediatica “intorno e oltre il ’68”.
L’ampliamento dei confini del visibile, in seguito alle numerose lotte e conquiste sessantottine, ha portato alla ribalta numerose tematiche narrate ed esplorate tanto dal cinema d’autore quanto da quello di genere, da personalità autoriali e attoriali già affermate come Luchino Visconti, Pier Paolo Pasolini, come Monica Vitti e Laura Betti, da personaggi della cultura pop come Twiggy, Gianni Morandi o Rita Pavone, che diventeranno emblema e diretta espressione del periodo. Sicuramente, in questi anni, uno degli aspetti che più hanno segnato l’universo mediatico italiano è la visione del corpo, sia maschile sia femminile, in relazione alla sfera sessuale: si impongono così personaggi diversi, in profonda dialettica con le figure del cinema precedente ed emergono nuove figure divistiche, figlie di una nuova idea di sensualità e di un cambiamento dei costumi e del gusto di una generazione che non si rispecchia più nei modelli precedenti, ed è alla ricerca di una propria identità. Volendo trovare un motivo e tema conduttore, un filo rosso che lega le diverse relazioni presentate durante questo convegno, questo può essere individuato nell’idea che i corpi, e il sesso, diventano politici per se stessi, diventando linguaggio, segno e veicolo di nuovi valori.