Francesco Dongiovanni’s documentary, I giorni e le opere, competes at TFF in the Italian.Doc section. It is about the meeting between two souls. Peppino is a quiet countryman who moves on the blurry line between the past and the present. Dongiovanni follows him paying attention not to trample on that fine line which divides the two dimensions, and that seems to survive only in Peppino. One of the most important features of the film is the breeder’s skillful work, but the director’s touch is also remarkable: the silent long shots – even when they are empty – are characterized by the swinging of the hand-held camera. Thanks to this technique, horizons imperceptibly bend and dissolve, and the loneliness of the different locations appear even more meaningful.
I giorni e le opere, il documentario di Francesco Dongiovanni in concorso al TFF nella sezione Italiana.Doc, si modella come il perfetto incontro di due anime. Peppino, silenzioso uomo di campagna, si muove placido sul confine sfocato tra passato e presente. Dongiovanni lo segue a distanza, come nella timorosa accortezza di non calpestare quella delicata linea di confine tra le due dimensioni, che sembra sopravvivere soltanto nella figura di Peppino. Il lavoro sapiente dell’allevatore è certamente al centro del film, ma la mano del regista non passa inosservata: i campi lunghi e silenziosi, anche quando paiono deserti, sono abitati dal dondolio tipico della camera a mano. E così gli orizzonti si piegano e si sformano impercettibilmente e quella solitudine dei luoghi appare ancora più pregnante.
Le Hawaii sono un meraviglioso, drammatico microcosmo: il turismo ogni anno genera introiti milionari sui quali si regge l’economia dell’isola ma nell’entroterra, lontano dalle spiagge e dai villaggi per vacanzieri, le popolazioni indigene affrontano le dipendenze da “riserva” mentre gli isolani combattono battaglie che hanno a che fare con la sopravvivenza di tutti noi.
Hawaii is a beautiful and dramatic microcosm: the economy of the island is based on millionaire incomes that come from tourism. But inland, far from beaches the villages for vacationers, indigenous people face their dependencies on the “resources”, while the islanders fight battles for the survival of all of us.
Article by: Lorenzo Radin Translated by: Cecilia Malanima
Glasgow, 1994. That’s where the fourth film by the Scottish director Brian Welsh, Beats, takes place. Specifically, during the introduction of the act that banned gatherings of twenty or more people listening to music characterised by the emission of a succession of repetitive beats.
Glasgow, 1994. È qui che il regista scozzese Brian Welsh decide di ambientare il suo quarto lungometraggio, Beats. In particolare, nei giorni in cui viene emanata un’ordinanza che vieta l’assembramento di più di venti persone che ascoltino musica caratterizzata da ritmi ripetitivi.
Mario Soldati was an all-round author, a cultured man who has dedicated himself to literature, cinema, television and journalism. He has been the writer and the director of his own life. Born in Turin in 1906, he died in 1999 and, on the twentieth anniversary of his death, we’re talking about him again. Who was Mario Soldati? Why do we keep talking about him? Do we keep on making the same mistake of underestimating him?
Mario Soldati è stato un autore a tutto tondo, un intellettuale che si è dedicato alla letteratura, al cinema, al piccolo schermo, al giornalismo. È stato l’autore di se stesso, scrivendo e dirigendo la propria vita. Nato nel 1906, è morto nel 1999: quest’anno ricorre dunque il ventennale della morte e si torna a parlare di lui a Torino, la sua città. Chi era Mario Soldati? Perché torniamo a parlarne? Corriamo il rischio di continuare a sottovalutalo ingiustamente?
Dopo il premio come miglior documentario italiano assegnato
a Diorama nella trentacinquesima
edizione del Torino Film Festival, Demetrio Giacomelli torna in concorso a
Torino con il suo nuovo film L’uomo
raccoglitore.
Article by: Gianluca Tana Translated by: Anna Benedetto
After winning best Italian documentary for Diorama at the 35th edition of the Torino Film Festival, Demetrio Giacomelli is back in competition at Turin with his new film L’uomo raccoglitore (The gatherer man).
Jenna (Tatiana Maslany) e Leon (Jay Duplass) si conoscono quando sono studenti. Lui vuole fare il fotografo, lei ancora non lo sa, ma secondo Leon ha un futuro da produttrice. Jenna e Leon si piacciono, si amano, fanno discorsi seri. Finiscono per stare insieme sei anni; poi scoprono il muro che ormai li divide.
Jenna (Tatiana
Maslany) and Leon (Jay Duplass) met in college; he wants to be a photographer,
she hasn’t made up her mind yet, although Leon believes that she has a
promising career as a producer ahead of her.
Jenna and Leon
are in a loving, committed relationship; they have been together for six years
when they finally notice the wall dividing them.
Article by: Maria Bruna Moliterni Translated by: Lucrezia Villa
Alejandro Amenábar returns to his homeland, the marvellous Salamanca, to film his new movie: Mientras dure la guerra (While at War). The city, home to a prestigious university, is the setting of the internal conflict the former chancellor Miguel De Unamuno went through after he supported the military revolt against the Spanish Republican government. When the military junta’s purges started taking place in 1936, Unamuno did not use his position to denounce the violence and the abuse of power, as a matter of fact he did not take a stand. However, he had to face reality,his family and friends, and his troubled conscience soon after.
Alejandro Amenábar torna in patria, nella stupenda Salamanca, per girare il suo nuovo film: Mientras dure la guerra. Nella prestigiosa città universitaria, egli mette in scena il conflitto interiore che l’allora rettore Miguel De Unamuno visse dopo aver sostenuto la rivolta dell’esercito contro il governo repubblicano spagnolo. Con l’inizio dell’epurazione da parte della giunta militare nel 1936, Unamuno non usa il suo status per denunciare le violenze e i soprusi, ma anzi si astiene dal prendere posizione. Tuttavia ben presto dovrà fare i conti con la realtà, con la sua coscienza e anche con i suoi amici e familiari.
Article by: Siro Alessio Giuliani Translated by: Francesca Massa
Does it make sense, especially in this time, to make a film about a phenomenon as complex and controversial as migration? According to the director Maurizio Zaccaro, it does, as long as you are aware that what you are telling is a universal story.
Il controverso e provocatorio regista americano Abel Ferrara è presente nella sezione Festa Mobile del Torino Film Festival con ben due film: Tommaso e The Projectionist, due storie rispettivamente di redenzione e di determinazione.
Ha senso, soprattutto in questo periodo storico, fare un film su un fenomeno così complesso e controverso come la migrazione? Secondo il regista Maurizio Zaccaro sì, purché si abbia la consapevolezza che quella che si sta raccontando è una storia universale.
Article by: Maria Bruna Moliterni Translated by: Alice De Vicariis
The controversial and provocative American director Abel Ferrara is present in the section Festa Mobile of the Torino Film Festival with two films: Tommaso and The Projectionist. The former is a story of redemption, the latter of determination.
Wet Season is the second work by Anthony Chen, a Malaysian director who already won the Camera d’Or in Cannes in 2012 with Ilo Ilo. It is the monsoon season in Malaysia, and rains don’t want to stop. There are bodies of water that reflect and amplify the state of mind of the characters who populate this film.
Wet Season è l’opera seconda di Anthony Chen, regista malesiano già vincitore a Cannes del premio Camera d’Or nel 2012 con Ilo Ilo. È la stagione dei monsoni in Malesia, le piogge non accennano a fermarsi, si formano specchi d’acqua che riflettono ed amplificano lo stato d’animo dei personaggi che popolano questa pellicola.
Il magazine delle studentesse e degli studenti del Dams/Cam di Torino
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.