In New Mexico’s most remote areas, marked by drought and arson, the last cowboys survive, shadows of a bygone era who move in silence through isolation and solitude. With Land With No Rider, Tamar Lando carries out an anthropological analysis of a myth’s slow sunset: there’s no sign of the manly hero on horseback; instead, there are lonely men, tired and weak, remains of an America that decided to forget its past. Under their hats, they still wear flannel shirts and old leather boots and, between cigarettes and country songs, the three protagonists reveal the dark reality concealed behind the everyday life of the Southwest, where time stands still, in contrast with an ever-changing country.
Nelle aree più remote del New Mexico, segnate da siccità e incendi dolosi, sopravvivono gli ultimi cowboy, ombre di un tempo passato che si muovono in silenzio tra isolamento e solitudine. Con Land With No Rider, Tamar Lando compie un’analisi antropologica sul lento tramonto di un mito: non c’è traccia dell’eroe virile in sella; al suo posto, uomini soli, stanchi e deboli, residui di un’America che ha deciso di dimenticare il proprio passato. Sotto i loro cappelli, vestono ancora camicie di flanella e vecchi stivali di pelle e, tra sigarette e brani country, i tre protagonisti rivelano la cupa realtà celata dietro la quotidianità del Southwest, dove il tempo si è fermato, in contrasto con un paese in continuo mutamento.
Il magazine delle studentesse e degli studenti del Dams/Cam di Torino
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