A line, a cut, a shot. These are the means used by director Philip Rizk for his ambitious project to tell the long and complex history of colonialism and its consequences that keep tormenting the most fragile territories, which now lack sustenance and are left in chaos. A fate they share with America which was conquered by cowboys, and Syria nowadays.
Una linea, un taglio, un’inquadratura. Questi sono gli strumenti usati dal regista Philip Rizk per tracciare il suo ambizioso percorso di ricostruzione della lunga e complessa storia del colonialismo e delle sue conseguenze che continuano a tormentare i territori più fragili, rimasti privi di sostentamento e in balia del caos. Una sorte condivisa dall’America conquistata dai cowboy fino alla Siria dei giorni nostri.
Il magazine delle studentesse e degli studenti del Dams/Cam di Torino
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