“YOU HURT MY FEELINGS” DI NICOLE HOLOFCENER

Fuori concorso, You Hurt My Feelings è l’ultima brillante commedia della regista e sceneggiatrice statunitense Nicole Holofcener che in punta di piedi e con un’ironia calibrata, mette in scena la complessità e la fragilità delle relazioni umane.

Nel momento in cui l’ambiziosa scrittrice Beth (Julia Louis-Dreyfus) sente per caso il marito (Tobias Menzies) esprimere un’opinione sul suo ultimo libro, il mondo sembra crollarle addosso, insieme a tutte le certezze sulle proprie capacità e sul loro matrimonio. Un parere che si ingigantisce a dismisura fino a tramutarsi in una impietosa e spietata sentenza. Una dinamica, questa, che forse dice di più su chi subisce il giudizio rispetto a chi quel giudizio lo formula.

Nicole Holofcener trova la giusta chiave per riflettere sul delicato equilibrio dei rapporti di coppia, sulla profonda influenza – negativa o positiva – dei genitori sui figli, sul peso dell’ego nella vita di ognuno e sull’importanza di una rete di supporto in qualsiasi circostanza.
Ciò che si viene a creare è un microcosmo in cui i personaggi agiscono e interagiscono in intimità. E la stessa New York – città simbolo della società nevrotica e ripiegata su se stessa – si rimpicciolisce di fronte al narcisistico espandersi dei problemi di ciascuno, finendo per apparire insolitamente familiare e raccolta. Il ritmo calcolato e pacato del film, la luce calda e la fotografia tenue, la sceneggiatura sapientemente bilanciata tra serietà e humour, sono tutti elementi che mettono a proprio agio lo spettatore, aiutandolo a farsi strada in questa matassa ingarbugliata di sentimenti e auto-percezioni.

You Hurt My Feelings non è una commedia sull’incomprensione (di queste se ne sono susseguite anche troppe), bensì sulla comprensione e sulla necessità di intendersi, ritrovando nell’altro lo specchio di sé. Le parole scandiscono il racconto, senza mai sovraccaricarlo, facendo emergere il dialogo come la forma più alta e pura di amore.

Giorgia Andrea Bergamasco

articolo pubblicato su “la Repubblica” il 1º dicembre 2023

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