Dopo una lunga carriera da produttore (Jodorowsky’s Dune, A Horrible Way To Die e tanti altri), con A Wounded Fawn, presentato nella sezione competitiva della ventiduesima edizione del TOHORROR Fantastic Film Fest, Travis Stevens firma la sua terza regia. L’arduo tentativo di amalgamare suggestioni disparate, se non addirittura contraddittorie, si concretizza in un’opera prodigiosamente equilibrata e omogenea, già vista, eppure originale. Un esemplare film di genere.
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“LA OTRA FORMA” DI DIEGO FELIPE GUZMÁN
Da Orwell a Dick, da Brazil (Gilliam, 1985) a Flatlandia (Abbott, 1884), il lungometraggio d’esordio di Diego Felipe Guzmán, presentato in concorso alla ventiduesima edizione del ToHorror Film Fest, si rifà alle tradizioni fantascientifiche più tetre e alle tele cubiste più vivaci. Narrando di un futuro distopico ma non integralmente irrealistico, la stravagante animazione del film si rivela quale bizzarra ed eccentrica allegoria di un mondo odierno che saremo, forse, costretti ad abbandonare.
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“Mite come la pecorella”, “La mitezza di Dio”, “Pecora di Dio”. Raquel (Valentina Herszage), protagonista dell’omonimo film di Mariana Bastos, presentato alla ventiduesima edizione del TOHORROR Fantastic Film Fest, non ha alcuna intenzione di corrispondere al significato del suo stesso nome. Al contrario, attraverso una rilettura al limite della blasfemia, intende sovvertire il ruolo di tutte le donne cristiane finendo per scontrarsi contro la bigotta cittadina dove si è trasferita da poco insieme al padre.
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Nella seconda giornata della ventiduesima edizione del TOHORROR Fantastic Film Fest, la sezione Freakshow, dedicata ad opere ad alto gradiente di eccentricità e splatter, viene inaugurata da Tiny Cinema.
Il lungometraggio a episodi di Tyler Cornack non risponde alle aspettative di un pubblico alla spasmodica ricerca di sorprese e stranezze di ogni tipo a causa di una consistenza narrativa traballante.
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