“IL GABINETTO DEL DR. CALIGARI” DI ROBERT WIENE

Caligari: ieri come oggi

Il Torino Film Festival non è solamente anteprime ed esordienti ma anche celebrazioni di grandi classici della storia del cinema: la kermesse è da sempre attenta al panorama internazionale e quest’anno ha scelto di omaggiare la cinematografia tedesca proponendo tre titoli cardine del cinema d’Oltralpe.

Fin dal suo esordio Il gabinetto del Dr. Caligari è stato considerato una delle pietre miliari della settima arte ed è qui presentato nella sua versione restaurata; quasi cent’anni dopo la pellicola non ha perso il suo fascino, l’opera rappresenta il punto di partenza dell’espressionismo tedesco, che vedrà tra i suoi esponenti principali “mostri sacri” della regia come Murnau e Lang.

Nell’opera di Wiene sogno e realtà si intrecciano attraverso una scenografia fatta di spigoli e ombre, parto di artisti (Roehrig, Reimann e Warm) che hanno imitato lo stile di pittori espressionisti dell’epoca.

Più immaginifico che allegorico, il film continua a sorprendere per la sua spiazzante attualità. Considerato da alcuni come profezia anticipatrice del “sonnambulismo” tedesco nei confronti dell’ascesa al potere di Hitler, Il gabinetto del Dr. Caligari resta perfettamente adattabile al contesto storico odierno.

Montato scegliendo tra le migliori versioni reperite negli archivi di tutto il mondo, il film presenta anche sequenze inedite scartate nelle edizioni precedenti. La Cineteca di Bologna, a vent’anni di distanza dall’ultimo restauro, fa centro. Gli spettatori possono finalmente apprezzare intere sequenze mai mostrate al pubblico, godendo oltretutto dell’alta definizione applicata all’intero film.

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