Danilo, regista e protagonista, in occasione del 30° compleanno del fratello Roberto, appassionato di Seconda Guerra Mondiale, decide di regalargli un viaggio per un posto in cui sarebbe sempre voluto andare: Auschwitz. Un viaggio di riconciliazione tra i due fratelli, il cui rapporto si è rotto nel momento in cui Roberto ha intrapreso la strada della tossicodipendenza e dell’alcolismo, passando tra carceri, comunità e reparti psichiatrici.
Lucia Small ritorna al Torino Film Festival a sette anni da The Axe in the Attic senza la compagnia del noto collaboratore Ed Pincus venuto a mancare il 5 Novembre dello scorso anno. In fondo però è come se Pincus fosse stato con noi in sala. Il documentario infatti è una carrellata di immagini, di esperienze e di pillole di saggezza dell’uomo e della sua malattia terminale. L’ultima pagina del suo Diaries 1971-1976.Continua la lettura di “One Cut, One Life” di Lucia Small→
Bacau–Torino: una distanza che tiene lontano sette figli dalla loro mamma, che ha un lavoro come badante in Piemonte e non tornerà in Romania prima dell’estate successiva. Georgiana è la figlia più grande che si occupa delle faccende domestiche e dei fratelli più piccoli. Le giornate sono come quelle di qualsiasi bambino della loro età: vengono svegliati, vengono vestiti, viene fatta trovare pronta la cena. Tutto questo però è opera di una quindicenne costretta a crescere troppo in fretta. Puntualmente arriva la telefonata dalla mamma che vuole sentire tutte le sue creature dalla più piccola alla più grande, ma non può stare molto al cellulare perché incombono le faccende della famiglia italiana. Continua la lettura di “Waiting for August” di Teodora Ana Mihai→
Si apre la sezione del TFF Italiana Doc con Habitat – Note personali, con cui Emiliano Dante ritorna al Festival dopo aver esordito cinque anni fa con Into the Blue.
Il suo obiettivo è sempre lo stesso: mettere in scena il dramma dell’Aquila. Protagonisti sono lo stesso regista e i suoi due ex compagni di tenda: Alessio e Paolo. Emiliano vive in una delle abitazioni del Progetto C.A.S.E. ed è fidanzato con Valentina che invece vive ancora nella sua casa originaria; Alessio fa l’agente immobiliare e vive con Gemma in una casa dall’affitto bassissimo perché ex terremotata e circondata dalle macerie; infine Paolo, diventato pittore dopo la strage, non sa cosa aspettarsi dal domani e dalla nascita della figlia.