En attendant les barbares is a simple, minimalistic movie that succeeds to deeply inspect the characters’ fears; fears that mirror those of most people in the modern world. It follows a fairy-tale journey, in which the present time is mixed with an indefinite time where wizards, knights and ghosts live.
The movie was created during a workshop involving a group of actor held by the director in Tolouse; this sense of genuine craftsmanship, of experimentation, is highlighted by the backstage photos shown at the beginning of the movie.
Un film essenziale e minimale che riesce a indagare nel profondo le paure dei personaggi. Paure che rispecchiano i timori del mondo moderno. Un viaggio fiabesco, in cui la contemporaneità si mischia a un tempo non ben definito da cui riemergono maghi, cavalieri e fantasmi. En attendant les barbares nasce da un laboratorio con un gruppo di attori tenuto dal regista a Tolosa; e questo spirito di genuina artigianalità, di sperimentazione, viene sottolineato dalle foto di backstage mostrate all’inizio del film. Continua la lettura di “EN ATTENDANT LES BARBARES” DI EUGÈNE GREEN→
Si è svolta, nelle sedi Rai, la conferenza stampa di Le fils de Joseph di Eugène Green, presentato nella sezione “Onde” al 34° Torino Film Festival. Il regista si è reso disponibile a rispondere per mezz’ora alle molte domande e curiosità da parte dei giornalisti, mostrando inoltre la conoscenza dell’italiano quasi impeccabile. La storia narrata vuole essere foriera del messaggio che la comunicazione tra generazioni (tra padri e figli per esempio) è molto importante; il problema maggiore della civiltà di oggi, come afferma Green, è che la gente non vive più nel presente, ovvero nella realtà, ma in una dimensione sempre più virtuale. Questo tema influenza diversi lavori del regista.
“La Sapienza” is the fifth feature film by Eugéne Green. Its preview was screened last summer at the Locarno Film Festival and it opens the section “Onde” of the 32nd Turin Film Festival. This film tells about the meeting between two couples. Alexandre and Alienor Schmidt are married and they are an architect and a psychoanalyst respectively.
La Sapienza, quinto lungometraggio di Eugène Green, presentato in anteprima al festival di Locarno quest’estate e film d’apertura della sezione Onde del TFF 32, racconta l’incontro tra due coppie. La prima è costituita da Alexandre e Alienor Schmidt, marito e moglie, rispettivamente architetto e psicoanalista.
A press conference is often a useful instrument for getting rid of any doubts about a film. “La sapienza” is undoubtedly one of those films that must be discussed a lot, whether for its techniques, its narration or the recitative style of its actors. It is a film in which each shot represents a room (in fact the underlying theme is architecture) and each actor talks with themselves without interacting with the others. Each line is pronounced clearly and it represents a struggle rather than a sentence with a meaning. It is a kind of cinema that may not please people.
Una conferenza stampa è strumento utile per fugare i dubbi riguardo ad un film. La Sapienza è indubbiamente una di quelle opere su cui si dovrebbe discutere parecchio, a livello linguistico, narrativo e soprattutto recitativo. Ogni inquadratura è una stanza (è un caso che il filo conduttore sia l’architettura?) e gli attori non interagiscono tra di loro, ma parlano con se stessi. Ogni battuta è ben scandita e assomiglia più a una dichiarazione che ad un elemento di dialogo. Continua la lettura di “LA SAPIENZA” DI EUGÈNE GREEN – CONFERENZA STAMPA→
Il magazine delle studentesse e degli studenti del Dams/Cam di Torino