A woman lays motionless on a bed, seemingly lifeless. On top of her, a man, panting, abuses her. The second feature film by Lino Escalera, Hamburgo, opens with this violent image. After his debut with No sé decir adiós (2017), the Madrid-born director returns on the topics of drug addiction and loneliness by adopting the conventions and atmospheres of noir cinema.
Una donna distesa su un letto, immobile, apparentemente priva di vita; sopra di lei un uomo ansimante che abusa della sua intimità. Con questa immagine brutale si apre Hamburgo, secondo lungometraggio di Lino Escalera. Dopo l’esordio con No sé decir adiós (2017), il regista madrileno torna a esplorare i temi della dipendenza e della solitudine adottando forme e atmosfere del noir.
Il magazine delle studentesse e degli studenti del Dams/Cam di Torino
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.