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“MIENTRAS DURE LA GUERRA” DI ALEJANDRO AMENÁBAR

Alejandro Amenábar torna in patria, nella stupenda Salamanca, per girare il suo nuovo film: Mientras dure la guerra. Nella prestigiosa città universitaria, egli mette in scena il conflitto interiore che l’allora rettore Miguel De Unamuno visse dopo aver sostenuto la rivolta dell’esercito contro il governo repubblicano spagnolo. Con l’inizio dell’epurazione da parte della giunta militare nel 1936, Unamuno non usa il suo status per denunciare le violenze e i soprusi, ma anzi si astiene dal prendere posizione. Tuttavia ben presto dovrà fare i conti con la realtà, con la sua coscienza e anche con i suoi amici e familiari.

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“NOUR” BY MAURIZIO ZACCARO

Article by: Siro Alessio Giuliani
Translated by: Francesca Massa

Does it make sense, especially in this time, to make a film about a phenomenon as complex and controversial as migration? According to the director Maurizio Zaccaro, it does, as long as you are aware that what you are telling is a universal story.

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“NOUR” DI MAURIZIO ZACCARO

Ha senso, soprattutto in questo periodo storico, fare un film su un fenomeno così complesso e controverso come la migrazione? Secondo il regista Maurizio Zaccaro sì, purché si abbia la consapevolezza che quella che si sta raccontando è una storia universale.

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“TOMMASO” E “THE PROJECTIONIST” DI ABEL FERRARA

Il controverso e provocatorio regista americano Abel Ferrara è presente nella sezione Festa Mobile del Torino Film Festival con ben due film: Tommaso e The Projectionist, due storie rispettivamente di redenzione e di determinazione.

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“TOMMASO” AND “THE PROJECTIONIST” BY ABEL FERRARA

Article by: Maria Bruna Moliterni
Translated by: Alice De Vicariis

The controversial and provocative American director Abel Ferrara is present in the section Festa Mobile of the Torino Film Festival with two films: Tommaso and The Projectionist. The former is a story of redemption, the latter of determination.

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“PARADISE – UNA NUOVA VITA” DI DAVIDE DEL DEGAN

Calogero (Vincenzo Nemolato) è un giovane siciliano che ha voluto fare la cosa giusta. Per sé, per la sua compagna e per Marcella, che ancora non era nata. Per questo Calogero ha denunciato il killer (Giovanni Calcagno) che un giorno ha sparato a due uomini davanti al suo carretto di granite; e per questo lui si è trovato in Trentino, in un paese dimenticato da tutti, nella pensione Paradise.

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“PARADISE – UNA NUOVA VITA” BY DAVIDE DEL DEGAN

Article by: Cristina Danini
Translated by: Cecilia Malanima

Calogero (Vincenzo Nemolato) is a young Sicilian man who wanted to do the right thing for himself, for her companion and for his still unborn daughter Marcella. This is the reason why Calogero denounced the killer that had once shot two men right in front of his granita cart. And this is the reason why he ended up in Trentino, in a tiny forgotten village, living in a guesthouse called Paradise.

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“DIE KINDER DER TOTEN” DI KELLY COPPER E PAVOL LIŠKA

L’Alpenrose è un tipico locale stiriano, dove si può gustare l’ottima cucina del luogo e bere litri di birra in un’atmosfera tipica. La cameriera, nonché proprietaria, non è però soddisfatta della sua vita nonostante suo marito, un tipico cuoco stiriano, tenti di consolarla mentre batte bistecche a mani nude, sotto la supervisione di una marmotta impagliata (ovviamente, tipicamente stiriana).

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“DIE KINDER DER TOTEN” BY KELLY COPPER AND PAVOL LIŠKA

Article by: Cristina Danini
Translated by: Ilaria Roma

The Alpenrose is the typical Styrian guesthouse where you can taste local food and beer in a traditional atmosphere. The waitress, who is also the owner of the place, is not satisfied with her life even though her husband, a Styrian cook, tries to give her some comfort while tenderizing some meat by using his bare hands. He is also watched by a stuffed groundhog which is obviuosly Styrian as well. 

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“DREAMLAND” DI BRUCE MCDONALD

L’ultimo film di Bruce McDonald rispecchia perfettamente il suo titolo, Dreamland, dal momento che è costruito sulle regole e sulla logica tipica delle situazioni oniriche. Fin da subito ci si immerge in un sogno ad occhi aperti in cui i due personaggi principali si trovano coinvolti in una vicenda criminale. Il gangster dal cuore d’oro e il musicista jazz eroinomane, ambedue interpretati dal versatile Stephen McHattie, condividono inoltre una profonda connessione che porta entrambi ad avere visioni di un probabile futuro o di un passato remoto che chiaramente li riguarda. La vicenda diventa man mano sempre più complessa e intricata, arricchendosi di personaggi così spietati e grotteschi da risultare quasi comici.

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“DREAMLAND” BY BRUCE MCDONALD

Article by: Chiara Perillo
Translated by: Anna Benedetto

The title Dreamland perfectly captures the essence of Bruce McDonald’s latest film, as it revolves around the fundamentals and the basic logic of the dream world. From the very first scenes, the audience gets lost in a daydream in which the two main characters end up being caught in criminal activities. A kind-hearted hitman and a drug-addicted jazz musician, both played by the talented Stephen McHattie, have also a strong connection that causes them visions of their possible future  or a remote past that involves them both. The plot becomes more and more complex as the film goes on, introducing a variety of stone-cold and grotesque characters that results comical at times.

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“HRA” DI ALEJANDRO FERNÁNDEZ ALMENDRAS

«Da a qualche tempo vivo in Repubblica Ceca e poco per volta ho scoperto la sua cultura e, soprattutto, la sua grande storia cinematografica; per questo ho voluto fare un film che fosse un omaggio al cinema ceco degli anni Sessanta»: il regista cileno introduce così la prima proiezione del suo Hra al Torino Film Festival.

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“HRA” BY ALEJANDRO FERNÁNDEZ ALMENDRAS

Article by: Valentina Velardi
Translated by: Chiara Franceskin

«I have been living in Czech Republic for some time. I have been discovering its culture little by little and, above all, its great cinematographic history. For this reason, I decided to make a movie which was a tribute to the sixties Czech cinema.» that is how the Chilean director introduced the first screening of his film at Torino Film Festival.

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“GREENER GRASS” BY JOCELYN DEBOER AND DAWN LUEBBE

Article by: Noemi Castelvetro
Translated by: Francesca Massa

Jill (Jocelyn DeBoer) and Lisa (Dawn Luebbe), hectic mothers, trophy wives and frenemies, live in a small, thoroughly organized residential district, with disgusting pastel colors, where people go around with golf carts. Jill is a people pleaser, and she decides to give her newborn to Lisa, whom accepts: the people around the two women smoothly approve this exchange, and surreal events full of symbolic elements increase. 

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“GREENER GRASS” DI JOCELYN DEBOER E DAWN LUEBBE

Jill (Jocelyn DeBoer) e Lisa (Dawn Luebbe), madri frenetiche, casalinghe mantenute e migliori nemiche, vivono in una piccola città residenziale maniacalmente organizzata, dai nauseanti colori pastello, dove la gente va in giro in golf cart. Jill ha uno strano bisogno di compiacere le persone, a tal punto da offrire impulsivamente il proprio neonato a Lisa, che lo accetta: questo episodio, considerato come perfettamente normale da tutti coloro che vorticano attorno alla vita delle due donne, apre la strada a eventi sempre più surreali, in cui è possibile riconoscere, attraverso un occhio più analitico, alti contenuti simbolici.

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“IL GRANDE PASSO” DI ANTONIO PADOVAN

Alla sua seconda esperienza alla regia, dopo Finché c’è prosecco c’è speranza (2017), Antonio Padovan ci presenta un’opera che è un’insolita e atipica mescolanza di film dal sapore fantascientifico alla Spielberg e commedia tutta italiana, senza dimenticare l’influenza dei film di Carlo Mazzacurati, regista della sua stessa terra.

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“IL GRANDE PASSO” BY ANTONIO PADOVAN

Article by: Silvia Gentile
Translated by: Lucrezia Villa

After his debut as a director with Finchè c’è prosecco c’è Speranza (2017), Antonio Padovan presents his second film, which is an atypical combination along the lines of Spielberg’s science-fiction films and Italian comedies, not to mention the great influence of director Carlo Mazzacurati, with whom Padovan shares roots. 

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“THE GOOD LIAR” DI BILL CONDON

Dopo aver riscosso un discreto successo nel 2015 con il film Mr. Holmes. Il mistero del caso irrisolto, adattamento del libro di Mitch Cullin, Bill Condon si cimenta nuovamente in una trasposizione cinematografica. Tratto dall’omonimo romanzo di Nicholas Searle, The Good  Liar è un thriller drammatico che vede per la prima volta insieme sul grande schermo due attori del calibro di Helen Mirren e Ian McKellen.

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“THE GOOD LIAR” BY BILL CONDON

Article by: Maria Bruna Moliterni
Translated by: Viola Locci

In 2015 Bill Condon obtained a good success with Mr Holmes, a film inspired by Mitch Cullin’s book. Today Condon grapples with a new film based on Nicholas Searle homonymus’s novel, The Good Liar. The two main actors are Helen Mirren and Ian McKellen who play together for the first time on the big screen.

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“LE CHOC DU FUTUR” BY MARC COLLIN

Article by: Chiara Perillo
Translated by: Cecilia Malanima

Whatever foreruns the future, so innovations and changes, is often perceived as a choc from those who live in the present, since they’re still busy figuring out the past. From this point of view, Le choc du futur is emblematic, considering that the main issue concerns the creative process of a new kind of music: the music of the future.

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