“The Death of Stalin” di Armando Iannucci

Armando Iannucci gode di fama internazionale per le sue satire politiche; e in una commedia dissacrante sulla morte di Stalin non deve stupire che Steve Buscemi interpreti Nikita Chruščёv. Il cast di fama internazionale che, tra gli altri, vanta attori quali Simon Russell Beale, Jason Isaac e Michael Palin, è il valore aggiunto della farsa del regista scozzese. Continua la lettura di “The Death of Stalin” di Armando Iannucci

“Game of Death” by Sebastien Landry and Laurence Morais-Lagace

Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale

Article by: Giuseppe Battaglia

Translation by: Martina Tormena

”Follow the rules and you won’t have trouble”: this seems to be the central idea of Game of Death, a movie that moves through different media and gives the audience lots of splatter all along.

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“Game of Death” di Sebastien Landry e Laurence Morais-Lagace

Patti chiari e amicizia lunga.
Questo sembra essere l’assunto che accompagna tutto Game of Death: un film che promette di muoversi attraverso vari media e di far vedere tanto splatter per tutta la propria durata.

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“A WINDOW ON THE WORLD” by AXEL OHMAN

Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale

Article by: Annagiulia Zoccarato

Translation by: Federica Franzosi

A Window on the Word: photography, in the end, is just that. It might be a personal shot or a photograph that has made history, but a photograph always shows and describes a small piece of world, that should not be necessarily true, but it still is a fragment of reality. And cinema is nothing but a series of moving photos, shots and snap-shots.

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“A WINDOW ON THE WORLD” di AXEL OHMAN

A Window on the World, una finestra sul mondo: in fondo la fotografia è proprio questo. Che si tratti di uno scatto personale o di una fotografia che ha fatto la storia, essa mostra e racconta sempre un piccolo pezzo di mondo, non necessariamente vero, ma pur sempre un frammento di realtà. E il cinema non è altro che una serie di fotografie, di scatti e di istantanee in movimento.

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“Napalm” by Claude Lanzmann

Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale

Article by: Gianluca Tana

Translation by: Melissa Borgnino

Napalm is the tale of the short romantic encounter between Claude Lanzmann and a young North Korean nurse in 1958. At the time, Lanzmann was a member of the first Western delegation visiting the country after the three-year bloody war. Fate made him find himself alone with a beautiful woman of the Red Cross, with whom he fell in love. The two of them share a romantic afternoon, talking only through drawings, since the only word they can both understand is “napalm”. But the communist party doesn’t allow them to carry on their love affair and, once they find out about their relationship, they are forced to part ways. It’s a strong, intense, and romantic tale, that had the potential of becoming a fascinating story (and it did, on paper). Continua la lettura di “Napalm” by Claude Lanzmann

“Napalm” di Claude Lanzmann

Napalm è il racconto del breve incontro romantico che Claude Lanzmann ebbe con una giovane infermiera nord coreana nel 1958. All’epoca egli era un membro della prima delegazione occidentale in visita nel paese dopo la sanguinosa guerra dei tre anni: per un caso del destino si ritrova da solo con una bellissima donna della Croce Rossa e se ne innamora. I due condividono un pomeriggio romantico, comunicando solo attraverso i disegni, dato che l’unica parola che entrambi riescono a comprendere è “napalm”. Ma il partito comunista non permette ai due di continuare la relazione amorosa e, una volta scoperta, sono costretti a separarsi. Una storia forte, intensa e romantica, che avrebbe tutte le potenzialità per diventare un racconto affascinante (e lo ha fatto sulla carta). Continua la lettura di “Napalm” di Claude Lanzmann

“THE REAGAN SHOW” by PACHO VELEZ E SIERRA PETTENGILL

Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale

Article by: Lucia Grosso

Translation by: Valeria Alfieri

Entirely assembled from archive materials, The Reagan Show is a documentary that wants to showcase the president/actor during his “performance” in the White House, with all his contradictions and aspects. Not without irony, the movie makes us reflect on one of the most influential people during the Cold War, on his glory days and on the sudden halts experienced during his presidency.
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“THE REAGAN SHOW” di PACHO VELEZ E SIERRA PETTENGILL

Interamente realizzato con materiali di repertorio, The Reagan Show è un documentario che vuole mostrare il presidente-attore nella sua performance alla Casa Bianca, con tutte le sue contraddizioni e sfaccettature. Con una buona dose di ironia, il film fa riflettere su una delle più influenti personalità della guerra fredda, sui suoi momenti di gloria così come sui bruschi arresti subiti durante la presidenza. Continua la lettura di “THE REAGAN SHOW” di PACHO VELEZ E SIERRA PETTENGILL

“RICCARDO VA ALL’INFERNO” by ROBERTA TORRE

Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale

Article by: Maria Cagnazzo

Translation by: Melissa Borgnino

Riccardo va all’inferno (literally, “Richard goes to hell”) by Roberta Torre is a modern retelling of Richard III by William Shakespeare. An almost blinding white light invades the screen: a bare and excessively illuminated mental institution takes us into a weird adventure, full of music and of the characters’ inner conflicts.

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“RICCARDO VA ALL’INFERNO” di ROBERTA TORRE

Riccardo va all’inferno è un film di Roberta Torre che rivisita in chiave moderna il Riccardo III di Shakespeare. Un colore bianco quasi accecante irrompe sullo schermo; un ospedale psichiatrico scarno ed eccessivamenteilluminato ci trasporta in una bizzarra avventura all’insegna della musica e dei dissidi interiori di ciascun personaggio.

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“Bamy” by JUN TANAKA

Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale

Article by: Andrea Venuti

Translation by: Valeria Tutino

One day Fumiko (Hiromi Nakazato) casually meets,her ex schoolmate Ryota (Hironobu Yukinaga); driven by an irrepressible passion, the two decide to get married. Unluckily Ryouta sees some ghosts, but she doesn’t, and their relationship starts to deteriorate right away. Continua la lettura di “Bamy” by JUN TANAKA

“Bamy” di JUN TANAKA

Un giorno Fumiko (Hiromi Nakazato) incontra, in maniera del tutto casuale, l’ex compagno di scuola Ryota (Hironobu Yukinaga); sospinti da una passione irrefrenabile i due decidono di sposarsi. Sfortunatamente Ryota vede dei fantasmi, ma lei no, e la loro relazione inizia subito a deteriorarsi. Continua la lettura di “Bamy” di JUN TANAKA

“Amori che non sanno stare al mondo” di Francesca Comencini

Ci sono amori che, pur essendo nati sulla Terra, non sono destinati alla vita in questa dimensione; ci sono amori che per loro stessa intrinseca natura, una volta finiti, continuano a suggerire tutto ciò che avrebbero potuto essere in una realtà parallela e invece non saranno. Ci sono amori che semplicemente non sanno stare al mondo. Questo è uno dei temi centrali, se non il fulcro, del nuovo film di Francesca Comencini, nella sezione “Festa Mobile” di questo TFF. Claudia (Lucia Mascino) si innamora di Flavio (Thomas Trabacchi) nel giro di appena qualche secondo; decide immediatamente, dopo un inizio turbolento, di voler passare con lui il resto della propria vita. Vuole i suoi figli, vuole sposarsi, avrebbe accettato di farlo anche in chiesa “se solo lui glielo avesse chiesto”. Ma l’aggrapparsi a questa convinzione, a questo sogno testardo dell’uomo perfetto e dell’unico amore che dovrebbe durare tutta una vita, non farà altro che rallentare la sua strada verso la “guarigione” e la giusta elaborazione della perdita a relazione finita. Continua la lettura di “Amori che non sanno stare al mondo” di Francesca Comencini

“FINAL PORTRAIT” by STANLEY TUCCI

Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale

Article by: Ottavia Isaia

Translation by: Federica Franzosi

After recently getting in Albert Einstein’s shoes for the anthological tv series “Genius”, Geoffrey Rush is now in those of Swiss sculptor and painter Alberto Giacometti in Final Portrait by Stanley Tucci. The film narrates the long eighteen days needed to paint James Lord’s portrait, after promising at first a quick work, which would need a couple of hours or an afternoon at most to complete. Armie Hammer plays the American writer, whereas French actresses Sylvie Testud and Clémence Poésy give life, respectively, to the artist’s wife Annette and Caroline, the prostitute who for four years had been his muse and lover.

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“FINAL PORTRAIT” DI STANLEY TUCCI

Dopo essersi recentemente calato nei panni di Albert Einstein per la serie antologica Genius, Geoffrey Rush veste ora quelli dello scultore e pittore svizzero Alberto Giacometti in Final Portrait di Stanley Tucci. Il film racconta dei lunghi diciotto giorni di realizzazione di un ritratto di James Lord che seguirono l’iniziale promessa di un lavoro veloce, di qualche ora o al massimo di un pomeriggio. Ad interpretare lo scrittore americano troviamo Armie Hammer, mentre le francesi Sylvie Testud e Clémence Poésy danno vita rispettivamente alla moglie dell’artista, Annette, e alla prostituta Caroline che per quattro anni fu sua musa e amante.

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“ARPÓN” by TOMÁS ESPINOZA

Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale

Article by: Gianmarco Perrone

Translation by: Cristina Di Bona

Arpón stages a conflict/cohesion. It is a drama, written and directed by Tomás Espinoza, a Venezuelan director. He takes part in the competition with his first feature film. The main characters are a man and a little girl. Even though they are antagonists, they have in common the desire for rebellion.

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“ARPÓN” di TOMÁS ESPINOZA

È uno scontro/incontro quello messo in scena in Arpón, dramma scritto e diretto dal regista venezuelano Tomás Espinoza, che partecipa al concorso di quest’anno con il suo primo lungometraggio. Al centro della vicenda un uomo e una ragazzina, antagonisti ma accomunati dal desiderio di ribellione.

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“LAURI MÄNTYVAARAN TUUHEET RIPSET – THICK LASHES OF LAURI MÄNTYVAARAN ” by HANNALEENA HAURU

Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale

Article by: Elio Sacchi

Translation by: Melissa Borgnino

The explosion of a bouquet, the kidnapping of a groom and a motocross escape on water are the scenes that introduce Finnish director Hannaleena Hauru’s first feature film, a grotesque and surreal coming of age story, with many cartoonish situations.

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“LAURI MÄNTYVAARAN TUUHEET RIPSET – THICK LASHES OF LAURI MÄNTYVAARAN ” DI HANNALEENA HAURU

L’esplosione di un bouquet, il rapimento dello sposo e una fuga in motocross sull’acqua bastano alla regista finlandese Hannaleena Hauru, al suo primo lungometraggio, per introdurre un coming of age grottesco, surreale e con numerose situazioni da cartoon. Continua la lettura di “LAURI MÄNTYVAARAN TUUHEET RIPSET – THICK LASHES OF LAURI MÄNTYVAARAN ” DI HANNALEENA HAURU

Il magazine delle studentesse e degli studenti del Dams/Cam di Torino