What would one sacrifice for a few crumbs of love after a lifetime of starvation? Perhaps even one’s own freedom. Madame Ida investigates the consequences of lack of love through a tale steeped in tragedy and rich with symbolism.
Che cosa si può arrivare a sacrificare per ottenere qualche briciola d’amore dopo una vita di fame? Forse persino la propria libertà. Madame Ida indaga le conseguenze della mancanza d’amore attraverso un racconto dal respiro tragico, denso di simbolismi.
The life of little Emilio (Marco Fiore) moves between two different dimensions: on one hand, the concrete everyday life of a child in Fascist Italy in 1936; on the other, the adventures experienced by his hero, Sandokan, in the books his uncle gives him. But what happens when these two dimensions intertwine?
La vita del piccolo Emilio (Marco Fiore) si muove tra due dimensioni differenti: da una parte, la concreta quotidianità di un bambino nell’Italia fascista del 1936; dall’altra, le avventure vissute dal suo eroe, Sandokan, tra i libri che gli regala suo zio. Ma cosa succede quando queste due dimensioni si intrecciano?
“…(the nuns) taught us there are two ways through life: the way of Nature and the way of Grace. You have to choose which one you’ll follow.” This quote from Terrence Malick’s The Treeof Life could limpidly sum up the story of the shepherd Zhenping, the protagonist of the documentary TheShepherd, if the word “grace” were replaced with the word “love.”
“… ci hanno insegnato che esistono due vie per attraversare la vita, la via della Natura e la via della Grazia. Tu devi scegliere quale via seguire”. Questa citazione da The Tree of Life di Terrence Malick potrebbe riassumere limpidamente la storia del pastore Zhenping, protagonista del documentario The Shepherd, se al posto della parola “grazia” si sostituisse il termine “amore”.
I’m Not Everything I Want to Be is a biographical documentary in the second level: through the overlap of an extensive photographic archive and meticulously written personal diaries, the film retraces, step by step, from 1986 to the present day, the unceasing search for identity by Czech photographer Libuše Jarcovjáková.
I’m Not Everything I Want to Be è un documentario biografico al quadrato: nella sovrapposizione di uno sconfinato repertorio fotografico e di diari personali minuziosamente redatti, il film ripercorre, tappa dopo tappa, dal 1986 a oggi, l’incessante ricerca identitaria della fotografa ceca Libuše Jarcovjáková.
A Man Imagined is an intimate and painful portrait of Lloyd, a homeless man with schizophrenia, who recounts his life from his childhood, moving between reality and imagination.
A Man Imagined è un ritratto intimo e doloroso di Lloyd, clochard affetto da schizofrenia, che tra realtà e immaginazione racconta la propria vita fin dall’infanzia.
If during the 42nd edition of the Turin Film Festival, dedicated to Marlon Brando, the audience had the opportunity to see again the most famous characters played by the actor on the big screen, the festival chose for its closure a film that abandons the vision of Brando as an actor, to show him as a person.
Se nel corso della 42esima edizione del Torino Film Festival, dedicata a Marlon Brando, il pubblico ha avuto modo di rivedere i personaggi più celebri interpretati dall’attore sul grande schermo, a chiudere il festival è stato scelto un film che abbandona la visione di Brando come attore, per mostrarlo come persona.
Amy Adams fills the shoes of a monstrous new mother in Marielle Heller’s latest film, based on Rachel Yoder’s homonymous novel and presented out of competition for its Italian premiere at the Torino Film Festival.
Amy Adams veste i panni di una mostruosa neo-mamma nel nuovo film di Marielle Heller, basato sull’omonimo romanzo di Rachel Yoder e presentato fuori concorso in anteprima italiana al Torino Film Festival.
Controluce – the documentary by Tony Saccucci, presented at the 42nd Torino Film Festival and produced by Luce Cinecittà – is an intense reflection on the life and work of Adolfo Porry-Pastorel, one of the leading figures in early 20th-century Italian photography. The movie skillfully combines archival footage and fictional sequences, creating a visual dialogue that surprises with its harmony and guides the viewer into a distant yet remarkably contemporary era.
Controluce – il documentario di Tony Saccucci presentato al 42° Torino Film Festival e prodotto da Luce Cinecittà – è una riflessione intensa sulla vita e sull’opera di Adolfo Porry-Pastorel, uno dei protagonisti della fotografia italiana del primo Novecento. Il film unisce sapientemente immagini d’archivio e sequenze di fiction, creando un dialogo visivo che sorprende per la sua armonia e che accompagna lo spettatore in un’epoca lontana eppure incredibilmente attuale.
It is impossible not to feel perplexed after seeing AmicheMai (2024) by Maurizio Nichetti, the director, screenwriter and actor best known for his surreal comedy, he returned to directing twenty-three years after his last film Honolulu Baby (2001) with a comedy on the road that sees two protagonists played by Angela Finocchiaro and Serra Yilmaz.
Impossibile non avere delle perplessità dopo aver visto AmicheMai (2024) di Maurizio Nichetti, regista, sceneggiatore, attore noto ai più per la sua comicità surreale, tornato alla regia dopo venti tre anni dal suo ultimo film Honolulu Baby (2001) con una commedia on the road che vede due protagoniste interpretate da Angela Finocchiaro e Serra Yilmaz.
Jenny (Emma Drogunova) and Bubbles (Paul Wollin) share a relationship where love and addiction are intertwined. Despite her pregnancy, Jenny cannot give up methamphetamine, which she uses daily with her partner. The situation is further precipitated when Jenny receives an order to execute a prison sentence, which forces her to report to a prison institution.
Jenny (Emma Drogunova) e Bolle (Paul Wollin) vivono una relazione in cui si intrecciano amore e dipendenza. Nonostante la gravidanza, Jenny non riesce a rinunciare alle metanfetamine, di cui fa uso quotidiano insieme al suo compagno. La situazione precipita ulteriormente quando Jenny riceve un ordine di esecuzione di una pena detentiva, che la obbliga a presentarsi in un istituto carcerario.
Il magazine delle studentesse e degli studenti del Dams/Cam di Torino
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.