It may seem like cinema does not live off-screen. It appears like a chimera that exists only when you are looking at it; but that is not true: behind every film there is an organic and heterogeneous group of people working non-stop to bring back the magic, finally, to the theatres. Through the three Masterclasses dedicated to the figure of the actor in the setting of the Turin Film Festival, it was possible to create an interesting confluence of acting and the figures that gravitate around it, offering an in-depth analysis on the several field jobs that support the performers throughout their growth.
Sembra che il cinema non viva fuori dallo schermo. Appare come una chimera che esiste solo nel momento in cui la si guarda; invece, dietro ogni film c’è un gruppo organico ed eterogeneo che lavora incessantemente per portare la magia, finalmente, di nuovo in sala. Attraverso tre Masterclass dedicate alla figura dell’attore nella cornice del Torino Film Festival, si è costruito un interessante punto di incontro tra la recitazione e le figure che vi gravitano intorno, regalando un approfondimentosui mestieri trasversali che accompagnano gli interpreti nei loro percorsi di crescita.
Il ritorno in sala, la resistenza, il recupero della memoria
Annunciato la scorsa settimana durante la conferenza stampa al Cinema Massimo e in partenza il 26 novembre, il Torino Film Festival farà un grande ritorno in sala, dopo la scorsa edizione interamente online. Con i suoi 181 titoli selezionati tra più di 4500 opere visionate, il Festival si propone non solo di continuare il proficuo dialogo con i suoi affezionati, sempre più esigenti e preparati, ponendo l’attenzione sul cinema di ricerca, la sperimentazione e la promozione di autori emergenti, ma anche di instaurare un rapporto con il grande pubblico.