Pur rientrando nella selezione After Hours ed essendo trattato da internet come un film di paura, con gli stilemi dell’horror questo The Cured ha poco da spartire. Verrebbe anzi da dire che catalogarlo nel novero degli horror movie è come pretendere di infilare la Mole Antonelliana in un tubino di Melissa Satta, per la varietà di spunti che esulano dalla tradizione del genere e per la grande attenzione dedicata ad aspetti che poco ci hanno a che fare. L’epidemia zombie è presente, è vero, ma è anche perfettamente sotto controllo. Continua la lettura di “The Cured” di David Freyne
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“The Lodgers” by Brian O’Malley
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Dario Grande
Translation by: Melissa Borgnino
1920s. Next to a lake, in the middle of nowhere in the Irish countryside, stands an old crumbling mansion, where twins Rachel and Edward live. The lives of the twins, entangled in a morbid relationship, are constantly plagued by a curse that has been lingering over their family for generations. Every night, ominous forces that inhabit the bottom of the lake invade their house, and compel them to meticulously follow some rules: always be in bed by midnight, never let strangers inside the house, and never try to escape in order not to jeopardize the other sibling’s life.
“The Lodgers” di Brian O’Malley
Anni ’20. Accanto ad un lago, sperduta nelle campagne irlandesi, sorge una vecchia villa cadente, abitata dai gemelli Rachel ed Edward. La vita dei due giovani, stretti da un legame morboso, è quotidianamente assillata dalla maledizione che da generazioni regna sulla tenuta di famiglia. Ogni notte infatti, sinistre presenze – che abitano il fondo del lago – invadono l’abitazione, obbligando i gemelli a seguire delle precise regole: essere sempre a letto entro mezzanotte, non accogliere sconosciuti in casa, non tentare mai di scappare per non mettere a repentaglio la vita dell’altro. Continua la lettura di “The Lodgers” di Brian O’Malley
“Game of Death” by Sebastien Landry and Laurence Morais-Lagace
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Giuseppe Battaglia
Translation by: Martina Tormena
”Follow the rules and you won’t have trouble”: this seems to be the central idea of Game of Death, a movie that moves through different media and gives the audience lots of splatter all along.
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“Game of Death” di Sebastien Landry e Laurence Morais-Lagace
Patti chiari e amicizia lunga.
Questo sembra essere l’assunto che accompagna tutto Game of Death: un film che promette di muoversi attraverso vari media e di far vedere tanto splatter per tutta la propria durata.
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“RICCARDO VA ALL’INFERNO” by ROBERTA TORRE
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Maria Cagnazzo
Translation by: Melissa Borgnino
Riccardo va all’inferno (literally, “Richard goes to hell”) by Roberta Torre is a modern retelling of Richard III by William Shakespeare. An almost blinding white light invades the screen: a bare and excessively illuminated mental institution takes us into a weird adventure, full of music and of the characters’ inner conflicts.
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“RICCARDO VA ALL’INFERNO” di ROBERTA TORRE
Riccardo va all’inferno è un film di Roberta Torre che rivisita in chiave moderna il Riccardo III di Shakespeare. Un colore bianco quasi accecante irrompe sullo schermo; un ospedale psichiatrico scarno ed eccessivamenteilluminato ci trasporta in una bizzarra avventura all’insegna della musica e dei dissidi interiori di ciascun personaggio.
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“FIRSTBORN” by AIK KARAPETIAN
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Dario Grande
Translation by: Emanuela Ismail
After The Man with the Orange Jacket, the Latvian director Aik Karapetian comes back to the TFF with a disturbing, psychological thriller able to worm its way into the darkest depths of your mind. Continua la lettura di “FIRSTBORN” by AIK KARAPETIAN
“FIRSTBORN” di AIK KARAPETIAN
Il regista lettone Aik Karapetian, dopo The Man with the Orange Jacket, ritorna nuovamente al TFF con un angosciante thriller psicologico capace di insinuarsi nelle più oscure profondità della mente. Continua la lettura di “FIRSTBORN” di AIK KARAPETIAN
“MOST BEAUTIFUL ISLAND” di ANA ASENSIO
Una serie di giovani, belle donne riprese – spiate – nel loro viavai quotidiano per le strade affollate di New York. In questa sequenza d’apertura, lo sguardo della macchina da presa, il nostro sguardo, suggerisce che una qualsiasi di loro potrebbe essere protagonista della storia. Ad una qualsiasi di loro il futuro potrebbe riservare ciò che, invece, ha in serbo per Luciana, immigrata spagnola nella città dove i sogni si realizzano, o almeno dovrebbero, secondo l’”American Dream”.
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“MOST BEAUTIFUL ISLAND” by ANA ASENSIO
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Dora Bugatti
Translation by: Valeria Alfieri
A series of young beautiful women who are being filmed – spied on – during their everyday life in the crowded streets of New York. This is the opening scene, during which the camera, that represents our gaze, suggests than any one of them could be the main character of the story. Any one of them could be subjected to what the future holds, instead, for Luciana, a Spanish immigrant living in the city where dreams come true. Or at least they should, according to the “American Dream”.
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“REVENGE” by CORALIE FARGEAT
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Roberto Guida
Translation by: Emanuela Ismail, Valeria Tutino
Jennifer is the sweetest Lolita: beautiful, sexy, with a flirty attitude. She provokes the deepest desires in her lover, a rich businessman, and in his two business partners, that have met for a hunting trip in a luxurious mansion between the canyon and the desert. Waking up after a night of partying, the young woman suffers an assault and decides to run away, sparking the rage of the three, who run after her in the desert and throw her down a cliff, leaving her for dead. Shortly after, the hunters will find out, at their own expense, that they have become preys: Jen, who has survived and is even more fierce, will find them one by one and she will get her own raging and gruesome revenge.
“REVENGE” di CORALIE FARGEAT
Jennifer è la più dolce delle lolite: bella, sexy, ammiccante in ogni suo atteggiamento. Suscita i desideri più reconditi del suo amante, un ricco uomo d’affari, e dei suoi due soci ritrovatisi per una battuta di caccia in una lussuosa villa tra i canyon e il deserto. Al risveglio da una serata di baldoria la giovane donna subisce una molestia e decide di scappare scatenando l’ira dei tre che la rincorrono per il deserto gettandola al fondo di un burrone, convinti di averla uccisa. Ben presto i cacciatori scopriranno a loro spese di essere diventati prede: Jen, sopravvissuta e agguerrita più che mai, li troverà uno ad uno e otterrà la sua feroce, cruenta vendetta.
“Safe Neighborhood” by Chris Peckover – Press conference
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Valentina Di Noi
Translation by: Francesco Chiocci
Nobody would expect that something frightening could happen in a safe place but that’s what happens in this film, an anti-horror.
The director Chris Peckover prefers bright lights and colours, unlike the classic horror movie. His aim is to create an atmosphere that wouldn’t anticipate any scary event.
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“Safe Neighborhood” di Chris Peckover – Conferenza stampa
I termini “safe neighborhood” designano in America la vita in quartiere sicuro. Nessuno si aspetta che qualcosa di spaventoso possa accadere in posto sicuro, ma è proprio quanto avviene nel film, un horror antihorror.
Il regista Chris Peckover predilige luci forti e colori vivaci, diversamente dai consueti film horror. Il suo intento è quello di creare un’atmosfera che non facesse presagire eventi spaventosi.
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“#Screamers” di Dean Matthew Ronalds – Conferenza stampa
#Screamers è un film molto particolare. Si apre come un documentario su una piattaforma di social network, per poi mutare gradualmente in un horror a tinte molto oscure.
Il regista Dean Matthew Ronalds e l’attore protagonista e coproduttore Tom Malloy ci spiegano che questa commistione di generi ha come fine principale quello di sollevare sin dall’inizio il dubbio nella mente dello spettatore. Si tratta di un horror o di un documentario? Giocare con i generi diventa quindi un modo per creare qualcosa di completamente diverso. Un ibrido, che per un’ampia parte iniziale sviluppa la trama, focalizzandosi molto sulla costruzione del carattere dei personaggi.
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“Animal político” (“Political Animal”) di Tião
“Io sono il monolito. Sono un blocco di fredda roccia nera eretto in mezzo al deserto. Noi siamo un bosco di eucalipto. Chi ci guarda da lontano ci vede uno accanto all’altra, ma se il nostro osservatore si avvicina, si accorgerà che siamo più distanti di quanto crede”. Così termina il flusso di coscienza del bovino di Tião alla fine di un viaggio surreale colmo di interrogativi irrisolti, ai quali, forse, non c’è risposta.
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“Animal político” by Tião
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Silvia Villani
Translation by: Andreea Catana, Francesca Sala
“I am the monolith. I’m a block of black, cold rock, standing in the middle of the desert. We are a forest of eucalyptus. Those who look at us from afar can see us one next to the other, but when the observer comes closer, he will realize that we’re far more apart than he thought”. That’s how the stream of consciousness of Tião’s bovine ends, at the end of a surreal journey full of unsolved questions, to which, maybe, there’s no answer.
“The Alchemist Cookbook” by Joel Potrykus
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Mattia Capone
Translation by: Andreea Catana, Francesca Sala
The young and alienated Sean isolated himself in a caravan in the woods, where he starts doing research in the field of alchemy, along with his cat Kaspar as only companion. On the run from a society where he never really found his place, his brother represents the only connection with the civilization by providing him with the most bizarre equipment and materials for his alchemical experiments.
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“The Alchemist Cookbook” di Joel Potrykus
Il giovane ed emarginato Sean si è isolato in una roulotte in mezzo ai boschi, avviando le sue ricerche nel campo dell’alchimia, con il gatto Kaspar come unica compagnia. In fuga da una società in cui non ha mai veramente trovato il suo posto, ha come unico tramite con essa il fratello che lo rifornisce delle più stravaganti attrezzature e materiali per i suoi esperimenti alchemici.
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