Archivi categoria: Altri Festival

“VEM SKA KNULLA PAPPA?” DI LASSE LÅNGSTRÖM

Vem ska knulla pappa? (Who will fuck daddy?) è un titolo che rimarrà impresso per un po’ di tempo nella mente di coloro che hanno avuto la (s)fortuna di imbattersi in questo film. Antiffa Vänsterfitta e Lasse Långström sembrano non voler porre freno alle loro fantasie e depravazioni, conducendoci in un viaggio altrimenti difficile da immaginare. Una sorta di favola queer con la Q maiuscola, da inserire nel panorama undeground LGBT svedese, ambientata in una foresta misteriosa e fatata, in cui dominano le tinte del rosa, del viola, tra una popolazione totalmente al femminile. Continua la lettura di “VEM SKA KNULLA PAPPA?” DI LASSE LÅNGSTRÖM

“PORNOCRATIE. LES NOUVELLES MULTINATIONALES DU SEXE” DI OVIDIE

Le premesse di Pornocratie. Les nouvelles multinationales du sexe sono molto interessanti: mai come oggi si è consumata così tanta pornografia, eppure l’industria pornografica sta affrontando la crisi più nera dal momento della sua nascita, e a farne le spese sono spesso gli interpreti.

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CORPI POLITICI E POLITICA DEI CORPI TRA CINEMA E MEDIA IN ITALIA. INTORNO E OLTRE IL ’68

Articolo di Elio Sacchi e Gianluca Tana

Charlotte Rampling con le bretelle e il cappello di un ufficiale nazista nel film di Liliana Cavani Il portiere di notte è ormai entrata nell’immaginario collettivo, diventando un’immagine cult: con questa figura si è voluto emblematicamente presentare il convegno Corpi politici e politica dei corpi, che vuole ragionare sulle personalità attoriali, registiche e non solo, che più hanno segnato la scena cinematografica, televisiva e mediatica “intorno e oltre il ’68”.

L’ampliamento dei confini del visibile, in seguito alle numerose lotte e conquiste sessantottine, ha portato alla ribalta numerose tematiche narrate ed esplorate tanto dal cinema d’autore quanto da quello di genere, da personalità autoriali e attoriali già affermate come Luchino Visconti, Pier Paolo Pasolini, come Monica Vitti e Laura Betti, da personaggi della cultura pop come Twiggy, Gianni Morandi o Rita Pavone, che diventeranno emblema e diretta espressione del periodo. Sicuramente, in questi anni, uno degli aspetti che più hanno segnato l’universo mediatico italiano è la visione del corpo, sia maschile sia femminile, in relazione alla sfera sessuale: si impongono così personaggi diversi, in profonda dialettica con le figure del cinema precedente ed emergono nuove figure divistiche, figlie di una nuova idea di sensualità e di un cambiamento dei costumi e del gusto di una generazione che non si rispecchia più nei modelli precedenti, ed è alla ricerca di una propria identità. Volendo trovare un motivo e tema conduttore, un filo rosso che lega le diverse relazioni presentate durante questo convegno, questo può essere individuato nell’idea che i corpi, e il sesso, diventano politici per se stessi, diventando linguaggio, segno e veicolo di nuovi valori.