Archivi categoria: Film

“The Drop” (“Chi è senza colpa”) di Michael R. Roskam

Di tutti gli inferni possibili…

Una New York umida, invernale, dura e grigia come l’acciaio, segnata da traffici clandestini ed esistenze alla deriva. È la Brooklyn periferica, un tempo controllata da italiani e irlandesi ed ora gestita dalla nuova malavita, cecena nella fattispecie, dove le leggi sono fatte da uomini senza Dio né pietà, ai quali non è consigliabile dire di no. In questa Brooklyn sorge il Cousin’s Marv, pub usato come “punto di consegna” per il deposito di denaro sporco dalla Famiglia di Chovka Umarov (Michael Aronov). Continua la lettura di “The Drop” (“Chi è senza colpa”) di Michael R. Roskam

“What We Do in the Shadows” di Taika Waititi e Jemaine Clement

Una sveglia suona. Un braccio che esce da una bara tenta di spegnerla. La prima immagine di What We Do in the Shadows è emblematica dell’intero film, girato in stile mockumentary sulla vita quotidiana di quattro vampiri che condividono una villa in Nuova Zelanda. Ci vengono quindi presentati Viago (379 anni), il dandy di famiglia, Vladislav (862 anni), un vampiro capellone e anche un po’ pervertito, Deacon (183 anni), il giovane ribelle, e Petyr (8000 anni), il più anziano che assomiglia ormai a Nosferatu e ha smesso di parlare e di uscire la notte.

Continua la lettura di “What We Do in the Shadows” di Taika Waititi e Jemaine Clement

“Kami no tsuki” (“Pale Moon”) di Daihachi Yoshida

Rika (Rie Miyazawa ) vive con il marito, ma non ha figli. Lavora part-time presso una banca ricevendo valutazioni positive da parte del suo capo, ed è inoltre apprezzata dai clienti per la sua disponibilità e gentilezza. Tuttavia, la donna non è soddisfatta della sua vita troppo programmata. A complicare il tutto è la situazione coniugale: un marito assente che non l’ascolta e non si interessa a lei. Tutto questo la porta ad avere una relazione extraconiugale con un uomo più giovane di nome Kota (Sosuke Ikematsu), nipote di un suo anziano cliente. Subito scoppia la passione e i due si incontrano di nascosto dopo le ore lavorative. Il giovane racconta all’amante che, per pagarsi gli studi universitari, ha parecchi debiti con gli usurai. Questa motivazione spinge Rika ad aiutarlo, non con i propri soldi, ma rubandoli ai clienti. Chiudere il debito con gli usurai ad entrambi non basta, così la donna continua a rubare dei soldi per poter pagare costose cene, week-end in hotel di lusso e un nuovo appartamento.

Continua la lettura di “Kami no tsuki” (“Pale Moon”) di Daihachi Yoshida

“Triangle” di Costanza Quatriglio – Tavola rotonda

Si è tenuta stamattina presso il laboratorio Quazza dell’Università degli Studi di Torino la proiezione di Triangle, il documentario diretto dalla palermitana Costanza Quatriglio.

A seguire ha avuto luogo una tavola rotonda moderata dal Prof. Franco Prono acui hanno partecipato la regista, Federica Turco, semiologa dell’Istituto Europeo di Design di Torino, Marcella Filippa, direttrice dell’ISMEL (Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, dell’Impresa e dei Diritti Sociali), la filosofa Maria Concetta Sala e Giancarlo Gaeta, docente del Dipartimento di Studi Storici e Geografici dell’Università degli Studi di Firenze.

Continua la lettura di “Triangle” di Costanza Quatriglio – Tavola rotonda

Gallery 28 novembre 2014

 

Gallery 27 novembre 2014

*Copyright by Matteo Bagnasacco*

“Triangle” di Costanza Quatriglio

Triangle è il nome della fabbrica tessile che prese fuoco nel 1911 a New York nella quale morirono 146 persone, quasi tutte donne.
Il 3 ottobre 2011 a Barletta è crollata un palazzina all’interno della quale lavoravano, in nero, numerose operaie tessili di cui 5 hanno perso la vita. Continua la lettura di “Triangle” di Costanza Quatriglio

“Togliatti(grad)” di Federico Schiavi e Gian Piero Palombini

L’orgoglio italiano riemerge in Togliatti(grad)

Alla fine degli anni Sessanta nella Russia europea venne fondata la città industriale di Togliatti, dove sarebbe sorta un enorme stabilimento della Fiat. Questo viene raccontato nel documentario Togliatti(grad), di Federico Schiavi e Gian Piero Palombini. Continua la lettura di “Togliatti(grad)” di Federico Schiavi e Gian Piero Palombini

“La scuola d’estate” di Jacopo Quadri

Jacopo Quadri, diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia e collaboratore di registi come Mario Martone (è stato il montatore de Il giovane favoloso) e Francesca Archibugi, rende omaggio ad uno dei ‘pilastri’ del teatro italiano, Luca Ronconi, con un documentario sul laboratorio del Centro Teatrale Santacristina a Gubbio, dove da qualche anno si riuniscono giovani diplomati dell’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico per confrontarsi con il Maestro. Continua la lettura di “La scuola d’estate” di Jacopo Quadri

“The Big Fix” di Jeremy Kagan

Strizzando l’occhio al ’68, il giallo si tinge di commedia

Moses Wine (Richard Dreyfuss) è un detective privato che vive alla giornata. Nel ’68 era un giovane attivista a Berkeley, ma i sogni hanno lasciato spazio al disincanto. Viene assunto da una sua vecchia fiamma (Susan Anspach) per risolvere un caso di spionaggio elettorale nei confronti di un politico californiano; ma la faccenda è ben più pericolosa di quanto si immagini… Continua la lettura di “The Big Fix” di Jeremy Kagan

“Nova Dubai” di Gustavo Vinagre

“L’unica donna che mi abbia mai eccitato è mia nonna”- Erezioni paesaggistiche deturpanti della Nova Dubai

Nova Dubai è l’appellativo che gli abitanti di São José dos Campos, in Brasile, hanno attribuito ad un complesso di grattacieli in costruzione. Il regista Gustavo Vinagre, ritornato nel quartiere Jardim Alvorada della città brasiliana dopo essere rimasto per quattro anni all’estero, si ritrova davanti ad un paesaggio completamente diverso da quello precedente. Decide allora di fare un documentario per ricostruire lo spazio dei ricordi deturpati dalla speculazione edilizia e per riappropriarsene. Continua la lettura di “Nova Dubai” di Gustavo Vinagre

“Memorie – In viaggio verso Auschwitz” di Danilo Monte

Danilo, regista e protagonista, in occasione del 30° compleanno del fratello Roberto, appassionato di Seconda Guerra Mondiale, decide di regalargli un viaggio per un posto in cui sarebbe sempre voluto andare: Auschwitz. Un viaggio di riconciliazione tra i due fratelli, il cui rapporto si è rotto nel momento in cui Roberto ha intrapreso la strada della tossicodipendenza e dell’alcolismo, passando tra carceri, comunità e reparti psichiatrici.

Continua la lettura di “Memorie – In viaggio verso Auschwitz” di Danilo Monte

“One Cut, One Life” di Lucia Small

Lucia Small ritorna al Torino Film Festival a sette anni da The Axe in the Attic senza la compagnia del noto collaboratore Ed Pincus venuto a mancare il 5 Novembre dello scorso anno. In fondo però è come se Pincus fosse stato con noi in sala. Il documentario infatti è una carrellata di immagini, di esperienze e di pillole di saggezza dell’uomo e della sua malattia terminale.  L’ultima pagina del suo Diaries 1971-1976. Continua la lettura di “One Cut, One Life” di Lucia Small

Quattro cortometraggi “In the Claws of Light”

In the Claws of Light è il titolo sotto il quale Davide Oberto ha raggruppato quattro film che compongono parte della sezione Italiana.corti. Un esplicito omaggio al cinema di Lino Brocka, regista filippino nonché uno dei massimi esponenti del cinema queer, scomparso prematuramente nel 1991 a causa di un incidente stradale. Continua la lettura di Quattro cortometraggi “In the Claws of Light”

“En chance til” (“A Second Chance”) di Susanne Bier

“Questo film parte dall’immagine di qualcuno che porta via un bambino da un luogo in cui non sta bene”.  È con queste parole che Susanne Bier (regista danese, vincitrice del premio Oscar nel 2011 per Un mondo migliore) presenta il suo ultimo film, A Second Chance, un’opera a metà tra dramma e thriller che vede nel ruolo di protagonista Nikolaj Coster-Waldau (Il Trono di Spade, Headhunters). Continua la lettura di “En chance til” (“A Second Chance”) di Susanne Bier

“Cold in July” di Jim Mickle

Chiunque abbia letto uno qualsiasi dei romanzi di Joe R. Lansdale avrà percepito fin da subito la capacità dello scrittore di rendere “cinematografici” i suoi racconti. I suoi libri sono come un grande drive in, luogo tanto caro a Lansdale, in cui il lettore diventa uno spettatore che sullo schermo può trovare qualsiasi cosa: l’horror, il western, il noir, la fantascienza, il tutto sapientemente combinato in grandi storie surreali da leggere/guardare sgranocchiando pop corn. Continua la lettura di “Cold in July” di Jim Mickle