Nel percorrere le assolate e solitarie strade della California a bordo della sua Plymouth arancione, il commesso viaggiatore David Mann (Dennis Weaver) s’imbatte in un’autocisterna che procede decisamente adagio per il limite di velocità imposto dalle autorità stradali. Dopo aver pazientemente atteso che il conducente prema un po’ di più l’acceleratore, David gli chiede con il clacson di lasciarlo passare ed esegue la manovra. Ma l’autista, letteralmente “invisibile”, una volta che questi lo ha sorpassato, decide di seguirlo e di perseguitarlo al fine di rendergli la vita impossibile. Violenza psicologica, di quelle che ti logorano i nervi. E David non può fare nulla perché l’individuo, di cui non saprebbe fornire nemmeno un identikit in quanto non l’ha mai visto, non sta violando i suoi diritti né può essere penalmente perseguibile solo perché, “casualmente”, si ritrova tutte le volte a fare il suo medesimo tragitto. Ormai in continuo stato di panico, David decide di farla finita, ingaggiando un mortale duello a colpi di acceleratore… Continua la lettura di “Duel” di Steven Spielberg