“The figure of the shaman arose in primitive societies to solve basic problems for the survival of societies. He tends to assume the behavior of an ecstatic character, acting as a bridge between spiritual and earthly energies, a channel for the divine will and for the forces of nature that he makes available to humanity through love and understanding”. This is an academic description of the shaman, the leading figure in City of Wind (2023), the feature debut by Mongolian director Lkhagvadulam Purev-Ochir, which was presented in the Horizons section of the 80th Venice Film Festival.
“La figura dello sciamano nasce nelle società primitive per risolvere problematiche di base per la sopravvivenza delle società. Egli tende ad assumere un comportamento di carattere estatico, ponte fra le energie spirituali e quelle terrene, canale della volontà divina e delle forze della natura che mette a disposizione dell’umanità attraverso l’amore e la comprensione”. Questa una descrizione accademica dello sciamano, figura protagonista di City of Wind (2023), opera prima della regista mongola Lkhagvadulam Purev-Ochir, presentato nella Sezione Orizzonti dell’80a Mostra del Cinema di Venezia.