Il primo elemento che si nota in un film è il titolo e in questo caso è interessante osservare come venga estesa a una generazione intera l’affermazione “nessuno mi può giudicare”, che negli anni ’60 identificava la cantante Caterina Caselli, per la sua giovinezza e per il suo essere donna rockettara, e la sua amatissima canzone. Queste ebbero un successo tale da oscurare l’interpretazione originale della star americana Gene Pitney e da generarne un film.
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