They è (anzi, sono, perché parla di sé al plurale) J, quattordicenne che non ha ancora definito la propria identità di genere e ha deciso di bloccare, con l’aiuto della medicina, lo sviluppo del suo corpo per concedersi un po’ di tempo prima di decidere se continuare a vivere in un corpo maschile o iniziare il processo di transizione.
“VA, TOTO!” BY PIERRE CRETON
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Lucia Grosso
Translation by: Melissa Borgnino
Va, Toto! follows the tale of Madeleine and her little pet boar; of Vincent and his relationship with monkeys, during his trip to India; and of Joseph who, by night, dreams relentlessly while attached to a breathing machine and, by day, takes care of about twenty cats. All these stories are narrated by Pierre, who wants to study the relationship between men and animals by making a film. Continua la lettura di “VA, TOTO!” BY PIERRE CRETON
“VA, TOTO!” DI PIERRE CRETON
Va, Toto! ovvero la storia di Madeleine e del suo cinghialetto domestico, ma anche di Vincent, del suo viaggio in India e del rapporto con le scimmie; e pure di Joseph che di notte, attaccato ad un respiratore, sogna senza interruzione e di giorno accudisce una ventina di gatti. Tutto questo raccontato da Pierre che, filmando, vuole studiare il rapporto tra uomo e animale. Continua la lettura di “VA, TOTO!” DI PIERRE CRETON
“KINGS” by Deniz Gamze Ergüven
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Giorgia Bertino
Translation by: Federica Franzosi
Los Angeles, 1991. Every citizen’s television is on the same channel. On the screen, images from the 3rd of March of the same year are shaking. In that ill-fated day four policemen (Stacey Koon, Laurence Powell, Timothy Wind and Theodore Briseno) brutally assaulted African-American taxi driver Rodney King after a long chase. On TV, the images are followed by the court trial, concluding with the four of them being absolved of assault accusations. Thirteen days later, fifteen-year-old Latasha Williams, an African-American young woman, is shot by Soon JaDu, the owner of the shop where the girl had gone to get some orange juice. The woman had seen Latasha put the bottle in the back pocket of her jeans, and accused her of stealing; after a short physical altercation, the woman had grabbed the gun and shot the girl in the head. The young woman died immediately and the security camera captured the scene on film.
“TITO E GLI ALIENI” di PAOLA RANDI
“Nello spazio ogni particella ha una voce”: Paola Randi, regista di Tito e gli alieni, sceglie la fantascienza come terreno di sperimentazione da cui partire per raccontare la storia di una famiglia un po’ inusuale. Anita, sedicenne insofferente, e il fratellino Tito, sette anni e già un perfetto “scugnizzo” che sa il fatto suo, dopo la morte di entrambi i genitori vengono affidati allo zio (un intenso Valerio Mastrandrea), ex professore e ora scienziato in crisi rintanato nel deserto del Nevada.
“CASTING” BY NICOLAS WACKERBARTH
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Martina Bonfiglio
Translation by: Melissa Borgnino
A film that revolves around a choice, which manages to create anticipation in the audience up to the very end. We are faced with a realistic scenario, a casting for the new main actress in the remake of The Bitter Tears of Petra von Kant by Fassbinder. Unfortunately, six days before filming starts, the director can’t make a decision, leaving the entire crew in a state of uncertainty about the making of the project. The movie presents itself as a metaphor for today’s society, where we constantly depend on production and financial capacities.
“CASTING” DI NICOLAS WACKERBARTH
Un film che ruota intorno a una scelta, capace di creare un’attesa in cui lo spettatore viene coinvolto fino alla fine. Davanti a noi si apre uno scenario realistico di un casting finalizzato alla scelta dell’attrice protagonista per il remake di Le lacrime amare di Petra von Kant di Fassbinder. Sfortunatamente la regista, a sei giorni dall’inizio delle riprese, sembra non voler decidere, lasciando l’intera troupe nell’incertezza della realizzazione del lavoro. Il film si pone come una metafora della società contemporanea, in cui si è costantemente dipendenti dalle capacità produttive e finanziarie. Continua la lettura di “CASTING” DI NICOLAS WACKERBARTH
“SMETTO QUANDO VOGLIO – AD HONOREM” by SYDNEY SIBILIA
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Roberto Guida
Translation by: Valeria Tutino
“Sopox is the formula for nerve gas. For this he needed a chromatograph. This crazy man started to synthesize nerve gas!” exclaims Pietro Zinni in the last scenes of Masterclass, second chapter of the trilogy.
Ad honorem closes the saga directed and written by the young director from Campania, Sydney Sibilia who, with this third explosive chapter, shows us the last hardships of the gang of professors led by Tommaso Leo, who plays an ex researcher of neurobiology at “La Sapienza” University in Rome.
Continua la lettura di “SMETTO QUANDO VOGLIO – AD HONOREM” by SYDNEY SIBILIA
“SMETTO QUANDO VOGLIO – AD HONOREM” DI SYDNEY SIBILIA
“Sopox è la formula del gas nervino. Ecco a cosa gli serviva un cromatografo. ‘Sto pazzo si è messo a sintetizzare del gas nervino!” esclama Pietro Zinni nelle ultime scene di Masterclass, secondo capitolo della trilogia.
Con Ad honorem si chiude la saga diretta e scritta dal giovane regista campano Sydney Sibilia che con questo terzo, esplosivo capitolo ci mostra le ultime fatiche della banda dei professori capitanata da Edoardo Leo, che interpreta un ex ricercatore di neurobiologia dell’Università “La Sapienza” di Roma.
Continua la lettura di “SMETTO QUANDO VOGLIO – AD HONOREM” DI SYDNEY SIBILIA
“78 – VAI PIANO MA VINCI” by ALICE FILIPPI
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Erika Milani
Translation by: Emanuela Ismail
78 – Vai piano ma vinci is the true story of Pier Felice Filippi, who was kidnapped for ransom by the ‘Ndrangheta when he was 23. It was in 1978, and seventy-eight were the days of his captivity. His daughter decided to share with us his story through a passionate docu-fiction.
Continua la lettura di “78 – VAI PIANO MA VINCI” by ALICE FILIPPI
“78 – VAI PIANO MA VINCI” di ALICE FILIPPI
78 – Vai piano ma vinci è la storia vera di Pier Felice Filippi, che a ventitre anni viene rapito dalla ‘ndrangheta a scopo di estorsione. Era il 1978 e settantotto furono i giorni di prigionia. La figlia decide di raccontarceli attraverso un’appassionata docu-fiction.
Continua la lettura di “78 – VAI PIANO MA VINCI” di ALICE FILIPPI
“The Death of Stalin” by Armando Iannucci
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Elio Sacchi
Translation by: Cristina Di Bona
Armando Iannucci became famous all over the world for his political satires. It is not surprising that in his desecrating comedy about the death of Stalin, Steve Buscemi plays the role of Nikita Chruščёv. This film has an internationally renowned cast, including actors such as Simon Russel Beale, Jason Isaac and Micheal Palin. The international cast is an added value to the Scottish’s director work. Continua la lettura di “The Death of Stalin” by Armando Iannucci
“The Death of Stalin” di Armando Iannucci
Armando Iannucci gode di fama internazionale per le sue satire politiche; e in una commedia dissacrante sulla morte di Stalin non deve stupire che Steve Buscemi interpreti Nikita Chruščёv. Il cast di fama internazionale che, tra gli altri, vanta attori quali Simon Russell Beale, Jason Isaac e Michael Palin, è il valore aggiunto della farsa del regista scozzese. Continua la lettura di “The Death of Stalin” di Armando Iannucci
“Game of Death” by Sebastien Landry and Laurence Morais-Lagace
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Giuseppe Battaglia
Translation by: Martina Tormena
”Follow the rules and you won’t have trouble”: this seems to be the central idea of Game of Death, a movie that moves through different media and gives the audience lots of splatter all along.
Continua la lettura di “Game of Death” by Sebastien Landry and Laurence Morais-Lagace
“Game of Death” di Sebastien Landry e Laurence Morais-Lagace
Patti chiari e amicizia lunga.
Questo sembra essere l’assunto che accompagna tutto Game of Death: un film che promette di muoversi attraverso vari media e di far vedere tanto splatter per tutta la propria durata.
Continua la lettura di “Game of Death” di Sebastien Landry e Laurence Morais-Lagace
“A WINDOW ON THE WORLD” by AXEL OHMAN
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Annagiulia Zoccarato
Translation by: Federica Franzosi
A Window on the Word: photography, in the end, is just that. It might be a personal shot or a photograph that has made history, but a photograph always shows and describes a small piece of world, that should not be necessarily true, but it still is a fragment of reality. And cinema is nothing but a series of moving photos, shots and snap-shots.
Continua la lettura di “A WINDOW ON THE WORLD” by AXEL OHMAN
“A WINDOW ON THE WORLD” di AXEL OHMAN
A Window on the World, una finestra sul mondo: in fondo la fotografia è proprio questo. Che si tratti di uno scatto personale o di una fotografia che ha fatto la storia, essa mostra e racconta sempre un piccolo pezzo di mondo, non necessariamente vero, ma pur sempre un frammento di realtà. E il cinema non è altro che una serie di fotografie, di scatti e di istantanee in movimento.
Continua la lettura di “A WINDOW ON THE WORLD” di AXEL OHMAN
“Napalm” by Claude Lanzmann
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Gianluca Tana
Translation by: Melissa Borgnino
Napalm is the tale of the short romantic encounter between Claude Lanzmann and a young North Korean nurse in 1958. At the time, Lanzmann was a member of the first Western delegation visiting the country after the three-year bloody war. Fate made him find himself alone with a beautiful woman of the Red Cross, with whom he fell in love. The two of them share a romantic afternoon, talking only through drawings, since the only word they can both understand is “napalm”. But the communist party doesn’t allow them to carry on their love affair and, once they find out about their relationship, they are forced to part ways. It’s a strong, intense, and romantic tale, that had the potential of becoming a fascinating story (and it did, on paper). Continua la lettura di “Napalm” by Claude Lanzmann
“Napalm” di Claude Lanzmann
Napalm è il racconto del breve incontro romantico che Claude Lanzmann ebbe con una giovane infermiera nord coreana nel 1958. All’epoca egli era un membro della prima delegazione occidentale in visita nel paese dopo la sanguinosa guerra dei tre anni: per un caso del destino si ritrova da solo con una bellissima donna della Croce Rossa e se ne innamora. I due condividono un pomeriggio romantico, comunicando solo attraverso i disegni, dato che l’unica parola che entrambi riescono a comprendere è “napalm”. Ma il partito comunista non permette ai due di continuare la relazione amorosa e, una volta scoperta, sono costretti a separarsi. Una storia forte, intensa e romantica, che avrebbe tutte le potenzialità per diventare un racconto affascinante (e lo ha fatto sulla carta). Continua la lettura di “Napalm” di Claude Lanzmann
“THE REAGAN SHOW” by PACHO VELEZ E SIERRA PETTENGILL
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Lucia Grosso
Translation by: Valeria Alfieri
Entirely assembled from archive materials, The Reagan Show is a documentary that wants to showcase the president/actor during his “performance” in the White House, with all his contradictions and aspects. Not without irony, the movie makes us reflect on one of the most influential people during the Cold War, on his glory days and on the sudden halts experienced during his presidency.
Continua la lettura di “THE REAGAN SHOW” by PACHO VELEZ E SIERRA PETTENGILL