Extraneous Matter – Complete Edition starts as an intimist movie with a “modest” (but steady) black and white 4:3 format and the familiar image of a bonsai, followed by a close-up of a sleeping girl who, once she has woken up, makes herself some coffee. Later the film, once the episodic nature is revealed, unexpectedly expands its gaze and leaves the domestic dimension of the girl’s house (who is not the main character) to turn to other characters and to the big city. In this way, it extends its reflection to a universal dimension deeply related to the demons of the contemporaneity.
Extraneous Matter – Complete Edition si apre come un film intimista con un “modesto” (ma saldo) formato 4:3 in bianco e nero e l’immagine familiare di un bonsai, seguita dal primo piano di una ragazza addormentata che, una volta sveglia, si prepara un caffè. Più tardi il film, rivelata la natura episodica, allarga inaspettatamente il suo sguardo ed esce dalla dimensione domestica dell’abitazione della ragazza (che non è la protagonista), per rivolgersi ad altri personaggi e alla grande città. Estende così la sua riflessione a una dimensione universale profondamente legata ai demoni della contemporaneità.