A white corridor. A blinding, almost divine light. A choir of voices that seem to emanate from the beyond. Mario Balsamo introduces the Anemos hospice in Turin in his latest documentary, In ultimo—a concise yet poignant title that encapsulates the mission pursued with care and dedication by the hospice staff: guiding individuals toward understanding their illness and embracing that condition in which we all stand as equals. Every shot is overexposed and prolonged, a deliberate choice that transports the viewer into a suspended, timeless dimension entirely removed from ordinary reality.
Un corridoio bianco. Una luce accecante, quasi divina. Un coro di voci che sembrano provenire dall’aldilà. Mario Balsamo presenta così l’Anemos di Torino nel suo ultimo documentario, In ultimo, un titolo conciso ma efficace nel descrivere una missione che gli operatori dell’hospice perseguono con premura e dedizione: condurre le persone verso l’elaborazione della malattia e l’accettazione di quella condizione di fronte alla quale siamo tutti uguali. Tutte le inquadratura sono sovraesposte e prolungate, una scelta che trasporta lo spettatore in una dimensione sospesa, senza tempo e completamente estranea alla realtà ordinaria.