Due tipi curiosi, Powell e Pressburger. Il primo (classe 1905) inizia a lavorare appena ventenne sui set di Hitchcock come fotografo, poi diventa regista di successo con film di propaganda bellica tutt’affatto scontati e infine – con l’uscita di Peeping Tom (1960), cult metacinematografico che verrà riscoperto da Coppola e Scorsese – saluta la carriera, stroncata da una critica troppo sorniona e insicura per accogliere la sua pioneristica riflessione sul mezzo; il secondo (nato nel 1902), scrittore e produttore ungherese, parte dall’UFA berlinese e, in fuga dai nazisti, arriva a vincere l’Oscar per la migliore sceneggiatura con un film – pensa un po’ – sui nazisti in fuga. Continua la lettura di POWELL E PRESSBURGER: LA RETROSPETTIVA
Archivi tag: Emeric Pressburger
LUCIANO TOVOLI: L’USO DEL TECHNICOLOR E I MAESTRI POWELL E PRESSBURGER
Ogni anno il Torino Film Festival in collaborazione con il DAMS dell’Università degli Studi di Torino organizza un incontro con una figura rilevante della storia della cinematografia italiana. Quest’anno è stata la volta di uno dei più illustri direttori della fotografia: Luciano Tovoli. Presenta Emanuela Martini e al tavolo insieme a Tovoli, siedono Franco Prono e Piercesare Stagni. La sala è gremita e la masterclass non tradisce le attese. Continua la lettura di LUCIANO TOVOLI: L’USO DEL TECHNICOLOR E I MAESTRI POWELL E PRESSBURGER
“A Matter of Life and Death” (“Scala al Paradiso”) di Michael Powell e Emeric Pressburger
“Questioni di vita e di morte”, la sezione presentata dal Guest Director Julien Temple, non poteva che aprirsi con il film dal quale ha preso il suo titolo, A Matter of Life and Death (titolo italiano: Scala al Paradiso), realizzato nel 1946 da Michael Powell e Emeric Pressburger, regista il primo e sceneggiatore il secondo, considerati tra i massimi esponenti del cinema britannico.
Julien Temple propone una riflessione sulla vita e sulla morte come due condizioni dell’esistenza estremamente connesse tra loro, alle quali spesso il pensiero umano cerca di sfuggire, ma che bisogna, prima o poi, avere il coraggio di affrontare.