Archivi tag: FUORI CONCORSO

“CLEANERS” By GLENN BARIT

Article by Fabio Bertolotto

Translated by Nadia Tordera

The “cleaners” to which the title refers are a group of eight students from a strict Catholic school in the Philippines. They are defined in this way because they are the protagonists of four stories in which they are forced to respect obtuse educational rules that require them to be clean and correct at all costs. Cleaners also describes the pressures that young people experience from a world that is dirty and superficial.

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“CLEANERS” DI GLENN BARIT

Gli “addetti alle pulizie”, a cui fa riferimento il titolo, sono un gruppo di otto studenti e studentesse di una rigida scuola cattolica delle Filippine. Vengono definiti così perché sono protagonisti di quattro vicende in cui sono costretti a rispettare ottuse regole educative che impongono di essere puliti e corretti a tutti i costi. Cleaners descrive anche le pressioni che i ragazzi subiscono da un mondo che invece è sporco e superficiale.

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“CALIBRO 9” BY TONI D’ANGELO

Article by Cristina Danini

Translated by Simona Sucato

Milan, Frankfurt, Moscow, Antwerp, a calabrian city. Places in the movie marked by red lettering, squares on the chessboard of a game with no holds barred. Playing for life Fernando Piazza (Marco Bocci), that the mother has not been able to turn away from his father’s underworld; on the other side of the table, the ‘ndrangheta. To help him, in a game more difficult than he could imagine, there is only Maia (Ksenia Rappoport), the girl he once loved, now a woman belonging to Corapi’s clan.

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“CALIBRO 9” DI TONI D’ANGELO

Milano, Francoforte, Mosca, Anversa, una città calabrese. Luoghi del film scanditi da scritte rosse, caselle sulla scacchiera di una partita senza esclusione di colpi. A giocare per la vita è Fernando Piazza (Marco Bocci), che la madre non ha saputo allontanare dal mondo della malavita del padre; dall’altro lato del tavolo, la ‘ndrangheta. Ad aiutarlo, in una partita più difficile di quanto potesse immaginare, c’è solo Maia (Ksenia Rappoport), la ragazza che un tempo ha amato, ora donna del clan dei Corapi.

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“THE DARK AND THE WICKED” By BRYAN BERTINO

Article by Sirio Alessio Giuliani

Translated by Simona Sucato

Four years after The Monster, Bertino writes and directs a ghost story intertwined with the family drama, customizing it with its usual dry and explicit style. The movie was presented as a world premier at the Tribeca Film Festival 2020 and is out of competition in the section Le stanze di Rol at the 38th Torino Film Festival.

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“THE SALT IN OUR WATERS” by REZWAN SHAHRIAR SUMIT

Article by Valentina Velardi

Translated by Francesca Cozzitorto

Rudro (Titas Zia), a young artist in search of inspiration, decides to leave the chaotic life of Dhaka and embark on a journey to a remote mangrove island in the Bangal Delta. At first, he is welcomed by the local community, a small group of families who make their living fishing, but Rudro soon finds himself misunderstood and then ostracized by the villagers. Led by the Chairman (Fazlur Rahman Babu), imam and local leader, they first stare suspiciously and then with open disapproval at his installations and habits.

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“THE SALT IN OUR WATERS” DI REZWAN SHAHRIAR SUMIT

Rudro (Titas Zia), giovane artista in cerca di ispirazione, decide di lasciare la caotica vita della capitale Dhaka e intraprendere un viaggio in una remota isola di mangrovie sul delta del Bangladesh. Inizialmente accolto dalla piccola comunità locale, un ristretto gruppo di famiglie che si sostenta grazie alla pesca, Rudro si ritrova ben presto frainteso e poi ostracizzato dagli abitanti del villaggio. Questi, guidati dal Messere (Fazlur Rahman Babu), imam e capo locale, guardano prima con sospetto e in seguito con aperta disapprovazione le sue istallazioni così come le sue abitudini.

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“TOUCH ME NOT” DI ADINE PINTILIE

Il corpo, l’imperfezione, il piacere e il rapporto che ognuno ha con la propria sessualità.
Sin dalla prima lunga carrellata su un (villoso) corpo maschile nudo che apre il film, la giovanissima regista rumena suggerisce allo spettatore quali saranno i temi trattati, rimaneggiati, esplorati e combinati durate le due ore successive.

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