Un rapporto che doveva essere tenuto segreto a tutti i costi, una storia d’amore davvero non convenzionale nata dietro le quinte del fumetto Wonder Woman e di cui pochissimi all’epoca erano a conoscenza. Un film straordinariamente politico che ci fa riflettere sui passi fatti e su quelli che dovremmo ancora fare. Continua la lettura di “Professor Marston & Wonder Women” di Angela Robinson
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“Sequence Break” di Graham Skipper
Nel mondo dei videogames, l’espressione sequence breaking significa rompere la sequenza prestabilita degli eventi all’interno del gioco. Superare cioè i vari livelli senza completare tutti i passaggi e le azioni richieste dal gioco stesso. Se siete riusciti in qualche modo ad ottenere oggetti utili in anticipo, o a saltare segmenti del gioco per portarlo a compimento più velocemente, allora potete dire di aver compiuto una sequence break. Continua la lettura di “Sequence Break” di Graham Skipper
“FAVOLA” by SEBASTIANO MAURI
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Maria Cagnazzo
Translated by: Melissa Borgnino
A housewife wearing a dress from the Fifties comes down a pastel-colored spiral staircase. She cries out a name: Lady. The woman is desperately looking for her interlocutor, chatting nonstop while walking around the room. It looks like she is talking with a real person, but Lady is actually a dog, and a stuffed one no less. There’s not much to talk about with a lifeless animal. This is the first sequence of Favola (“Fairytale”) by Sebastiano Mauri, a film that astonishes the viewer from the very beginning.
“FAVOLA” DI SEBASTIANO MAURI
Lungo una scala elicoidale dai colori tenui scende una casalinga che indossa un vestito anni Cinquanta. Urla un nome: Lady. La donna cerca disperatamente la sua interlocutrice e mentre si accinge a esplorare la stanza chiacchiera incessantemente, dando l’impressione di rivolgersi ad una persona; Lady è invece un cane ed è anche impagliato. C’è dunque ben poco di cui parlare con una bestia senza vita. Così si apre la prima sequenza di Favola, film di Sebastiano Mauri, che sorprende lo spettatore fin dal primo istante. Continua la lettura di “FAVOLA” DI SEBASTIANO MAURI
“THE WHITE GIRL” by Jenny Suen and Christopher Doyle
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Andrea Venuti
Translation by: Valeria Alfieri
A young girl (Angela Yuen), who is allergic to sunlight, is obliged to live with her father in a fishermen village in the vicinity of Hong Kong; her physical and psychological discomfort is soothed by the meeting with a mysterious Japanese traveler. An uncommon and out-of-the-box relationship will spark between the two.
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“THE WHITE GIRL” di Jenny Suen e Christopher Doyle
Una giovane ragazza (Angela Yuen), allergica al sole, è costretta a vivere con il padre in un villaggio di pescatori nei pressi di Hong Kong; il suo disagio fisico e psicologico è alleviato dall’incontro con un misterioso viaggiatore giapponese (Joe Odagiri). Tra i due nascerà una relazione insolita e fuori da ogni schema. Continua la lettura di “THE WHITE GIRL” di Jenny Suen e Christopher Doyle
Italiana.corti: Il continente misterioso
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Giorgia Bertino
Translation by: Cristina Di Bona
The Turin Film Festival gives space to the short films too. This year, the leitmotif of the Il continenete misterioso section of Italiana.corti, is a man’s inner journey, who wants to find and understand himself through an intimate dialogue with nature and images.
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The “Maria Adriana Prolo” Award goes to David Grieco
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Gianluca Tana
Translation by: Valeria Tutino
It took place yesterday, Thursday November 30, the ceremony for awarding the Prize Maria Adriana Prolo to David Grieco, a ceremony introduced by Steve Della Casa in which have spoken, among the others, Caterina Taricano, director of “Mondo Novio” (that, as usual, dedicates a monograph to the winner of the Award) and Vittorio Sclaverani. The award, named after the founder of Museo Nazionale del Cinema and now at its sixteenth edition, it’s assigned every year to an artist that, during his lifetime, distinguished himself for his contribution to Italian cinematography, becoming an example and a model for future generations, a model that Grieco embodies perfectly.
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Il Premio Maria Adriana Prolo a David Grieco
Si è svolta ieri, giovedì 30 Novembre, la cerimonia di assegnazione del Premio Maria Adriana Prolo a David Grieco, cerimonia introdotta da Steve Della Casa in cui sono intervenuti anche Caterina Taricano, direttrice di “Mondo Niovo” (che come consuetudine dedica un numero monografico al vincitore del Premio) e Vittorio Sclaverani. Il premio, intitolato alla fondatrice del Museo Nazionale del Cinema e giunto alla sua sedicesima edizione, viene consegnato ogni anno ad un artista che nel corso della sua vita si è particolarmente distinto per i contributi dati alla cinematografia italiana, divenendo un esempio e un modello per le generazioni successive, modello che Grieco incarna alla perfezione. Continua la lettura di Il Premio Maria Adriana Prolo a David Grieco
“Al tishkechi oti – Don’t Forget Me” by Ram Nehari
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Vanessa Mangiavacca
Translation by: Melissa Borgnino
In a rehab center for eating disorders in Tel Aviv, every morning a nurse asks the same question to her young anorexic female patients: “Did you have your period?” Among all the noes, there’s an affirmative answer: Tom’s. Meanwhile, Neil just got into town from Amsterdam, and he is buying a tuba. He has big plans: to meet his childhood friend and follow him with his band to Berlin.
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“Al tishkechi oti – Don’t Forget Me” di Ram Nehari
In un centro di riabilitazione alimentare di Tel Aviv ogni mattina un’infermiera pone le stesse domande alle giovani pazienti anoressiche: «Mestruazioni?» Tra tanti no, ecco un sì: è quello di Tom. Intanto Neil è appena arrivato in città da Amsterdam e sta acquistando una tuba. Ha grandi progetti: incontrare l’amico d’infanzia e seguirlo con la band fino a Berlino.
Continua la lettura di “Al tishkechi oti – Don’t Forget Me” di Ram Nehari
“Cento anni” by Davide Ferrario
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Erika Milani
Translation by: Melissa Borgnino
A film about Italy, its history and its failures, to ask ourselves what the dead are good for, and to find out what the living are good for. Davide Ferrario talks about Italy and its last hundred years, by means of four tales linked by the same thread: defeat.
“Cento anni” di Davide Ferrario
La storia italiana e le sue Caporetto, per chiedersi a cosa servono i morti e scoprire a cosa servono i vivi. Davide Ferrario ci racconta il nostro Paese degli ultimi cento anni attraverso quattro storie unite da un fil rouge: la sconfitta.
“Flames” by Zefrey Throwell and Josephine Decker
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Gianluca Tana
Translation by: Melissa Borgnino
Zefrey Throwell and Josephine Decker are two artists from New York who decided to bare themselves in front of the camera. That’s how Flames was born, a documentary that narrates five years of their love story, from their first charming dates till after the end of their relationship, showing us their decision to keep seeing each other despite their breakup, in order to finish the project that engaged them for so long. An experience so profound that it lives on even now, after the film has been wrapped up. As affirmed by Throwell himself during the press conference, he still talks about the film with Decker because “When you share an experience so intense and profound with another person, part of that person stays in you, and part of you stays in that person”.
Continua la lettura di “Flames” by Zefrey Throwell and Josephine Decker
“Flames” di Zefrey Throwell e Josephine Decker
Zefrey Throwell e Josephine Decker sono due artisti newyorkesi che hanno deciso di mettersi a nudo davanti all’obiettivo della telecamera. Così è nato Flames, il documentario che racconta cinque anni della loro storia d’amore partendo dalle prime affiatate uscite e oltre la fine della loro relazione, mostrandoci anche la decisione di continuare a vedersi nonostante la rottura, per portare a termine il progetto che li ha tenuti impegnati così a lungo. Un’esperienza così profonda da continuare ancora adesso a film terminato, come ci conferma lo stesso Throwell che, in conferenza stampa, confessa di parlare ancora del film con la Decker perché “Quando si condivide un’esperienza così profonda ed intensa con un’altra persona, un po’ di quella persona resta dentro di te, e un po’ di te resta in quella persona”. Continua la lettura di “Flames” di Zefrey Throwell e Josephine Decker
“The Lodgers” by Brian O’Malley
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Dario Grande
Translation by: Melissa Borgnino
1920s. Next to a lake, in the middle of nowhere in the Irish countryside, stands an old crumbling mansion, where twins Rachel and Edward live. The lives of the twins, entangled in a morbid relationship, are constantly plagued by a curse that has been lingering over their family for generations. Every night, ominous forces that inhabit the bottom of the lake invade their house, and compel them to meticulously follow some rules: always be in bed by midnight, never let strangers inside the house, and never try to escape in order not to jeopardize the other sibling’s life.
“The Lodgers” di Brian O’Malley
Anni ’20. Accanto ad un lago, sperduta nelle campagne irlandesi, sorge una vecchia villa cadente, abitata dai gemelli Rachel ed Edward. La vita dei due giovani, stretti da un legame morboso, è quotidianamente assillata dalla maledizione che da generazioni regna sulla tenuta di famiglia. Ogni notte infatti, sinistre presenze – che abitano il fondo del lago – invadono l’abitazione, obbligando i gemelli a seguire delle precise regole: essere sempre a letto entro mezzanotte, non accogliere sconosciuti in casa, non tentare mai di scappare per non mettere a repentaglio la vita dell’altro. Continua la lettura di “The Lodgers” di Brian O’Malley
“LORELLO E BRUNELLO” by Jacopo Quadri
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Andrea Venuti
Translation by: Federica Franzosi
Pianetti di Sovana, in Maremma, Tuscany. The two wins Lorello and Brunello Biondi manage the family’s farm, and their days are marked by hard work. Farming life is a far cry from the urban reality, in which work shifts and holidays do not exist. It is a life of sacrifice, threatened by the menacing global market.
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“LORELLO E BRUNELLO” di Jacopo Quadri
Pianetti di Sovana, Maremma Toscana. I gemelli Lorello e Brunello Biondi gestiscono la fattoria di famiglia, e le loro giornate sono scandite dal duro lavoro; la vita contadina è lontana anni luce dalla realtà urbana, in cui turni e ferie non esistono; è una vita di sacrifici su cui incombe minaccioso il mercato globale. Continua la lettura di “LORELLO E BRUNELLO” di Jacopo Quadri
“Kiss and Cry” by Chloé Mahieu and Lila Pinell
Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale
Article by: Gianmarco Perrone
Translation by: Cristina Di Bona
Kiss and Cry, the second work of Chloé Mahieu and Lila Pinell balances reality and fiction. It is a fiction film, the evolution of one of their previous projects: the documentary Boucle piqué, a 2012 medium- length film about a group of ice skaters and their coach, during a summer stage.
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