Archivi categoria: Film

“Bamy” by JUN TANAKA

Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale

Article by: Andrea Venuti

Translation by: Valeria Tutino

One day Fumiko (Hiromi Nakazato) casually meets,her ex schoolmate Ryota (Hironobu Yukinaga); driven by an irrepressible passion, the two decide to get married. Unluckily Ryouta sees some ghosts, but she doesn’t, and their relationship starts to deteriorate right away. Continua la lettura di “Bamy” by JUN TANAKA

“Bamy” di JUN TANAKA

Un giorno Fumiko (Hiromi Nakazato) incontra, in maniera del tutto casuale, l’ex compagno di scuola Ryota (Hironobu Yukinaga); sospinti da una passione irrefrenabile i due decidono di sposarsi. Sfortunatamente Ryota vede dei fantasmi, ma lei no, e la loro relazione inizia subito a deteriorarsi. Continua la lettura di “Bamy” di JUN TANAKA

“Amori che non sanno stare al mondo” di Francesca Comencini

Ci sono amori che, pur essendo nati sulla Terra, non sono destinati alla vita in questa dimensione; ci sono amori che per loro stessa intrinseca natura, una volta finiti, continuano a suggerire tutto ciò che avrebbero potuto essere in una realtà parallela e invece non saranno. Ci sono amori che semplicemente non sanno stare al mondo. Questo è uno dei temi centrali, se non il fulcro, del nuovo film di Francesca Comencini, nella sezione “Festa Mobile” di questo TFF. Claudia (Lucia Mascino) si innamora di Flavio (Thomas Trabacchi) nel giro di appena qualche secondo; decide immediatamente, dopo un inizio turbolento, di voler passare con lui il resto della propria vita. Vuole i suoi figli, vuole sposarsi, avrebbe accettato di farlo anche in chiesa “se solo lui glielo avesse chiesto”. Ma l’aggrapparsi a questa convinzione, a questo sogno testardo dell’uomo perfetto e dell’unico amore che dovrebbe durare tutta una vita, non farà altro che rallentare la sua strada verso la “guarigione” e la giusta elaborazione della perdita a relazione finita. Continua la lettura di “Amori che non sanno stare al mondo” di Francesca Comencini

“FINAL PORTRAIT” by STANLEY TUCCI

Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale

Article by: Ottavia Isaia

Translation by: Federica Franzosi

After recently getting in Albert Einstein’s shoes for the anthological tv series “Genius”, Geoffrey Rush is now in those of Swiss sculptor and painter Alberto Giacometti in Final Portrait by Stanley Tucci. The film narrates the long eighteen days needed to paint James Lord’s portrait, after promising at first a quick work, which would need a couple of hours or an afternoon at most to complete. Armie Hammer plays the American writer, whereas French actresses Sylvie Testud and Clémence Poésy give life, respectively, to the artist’s wife Annette and Caroline, the prostitute who for four years had been his muse and lover.

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“FINAL PORTRAIT” DI STANLEY TUCCI

Dopo essersi recentemente calato nei panni di Albert Einstein per la serie antologica Genius, Geoffrey Rush veste ora quelli dello scultore e pittore svizzero Alberto Giacometti in Final Portrait di Stanley Tucci. Il film racconta dei lunghi diciotto giorni di realizzazione di un ritratto di James Lord che seguirono l’iniziale promessa di un lavoro veloce, di qualche ora o al massimo di un pomeriggio. Ad interpretare lo scrittore americano troviamo Armie Hammer, mentre le francesi Sylvie Testud e Clémence Poésy danno vita rispettivamente alla moglie dell’artista, Annette, e alla prostituta Caroline che per quattro anni fu sua musa e amante.

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“ARPÓN” by TOMÁS ESPINOZA

Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale

Article by: Gianmarco Perrone

Translation by: Cristina Di Bona

Arpón stages a conflict/cohesion. It is a drama, written and directed by Tomás Espinoza, a Venezuelan director. He takes part in the competition with his first feature film. The main characters are a man and a little girl. Even though they are antagonists, they have in common the desire for rebellion.

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“ARPÓN” di TOMÁS ESPINOZA

È uno scontro/incontro quello messo in scena in Arpón, dramma scritto e diretto dal regista venezuelano Tomás Espinoza, che partecipa al concorso di quest’anno con il suo primo lungometraggio. Al centro della vicenda un uomo e una ragazzina, antagonisti ma accomunati dal desiderio di ribellione.

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“LAURI MÄNTYVAARAN TUUHEET RIPSET – THICK LASHES OF LAURI MÄNTYVAARAN ” by HANNALEENA HAURU

Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale

Article by: Elio Sacchi

Translation by: Melissa Borgnino

The explosion of a bouquet, the kidnapping of a groom and a motocross escape on water are the scenes that introduce Finnish director Hannaleena Hauru’s first feature film, a grotesque and surreal coming of age story, with many cartoonish situations.

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“LAURI MÄNTYVAARAN TUUHEET RIPSET – THICK LASHES OF LAURI MÄNTYVAARAN ” DI HANNALEENA HAURU

L’esplosione di un bouquet, il rapimento dello sposo e una fuga in motocross sull’acqua bastano alla regista finlandese Hannaleena Hauru, al suo primo lungometraggio, per introdurre un coming of age grottesco, surreale e con numerose situazioni da cartoon. Continua la lettura di “LAURI MÄNTYVAARAN TUUHEET RIPSET – THICK LASHES OF LAURI MÄNTYVAARAN ” DI HANNALEENA HAURU

“La madre, el hijo y la abuela” by Benjamín Brunet

Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale

Article by: Annagiulia Zoccarato

Translation by: Federica Franzosi

The Onde section of the 35th Torino Film Festival includes among its titles a film that is as touching as it is delicate.  La madre, el hijo y la abuela is the first feature film by the Chilean director Benjamín Brunet, which was filmed in the city of Chaitén after the eruption of the volcano with the same name.  The movie is divided in three chapters, one for each character, and walks on the thin line between fiction and documentary.

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“La madre, el hijo y la abuela” di Benjamín Brunet

La sezione Onde del trentacinquesimo Torino Film Festival vede tra i titoli che la compongono un’opera prima tanto emozionante quanto discreta. La madre, el hijo y la abuela è il primo lungometraggio del giovane regista cileno Benjamín Brunet che filma nella città di Chaitén dopo l’eruzione dell’omonimo vulcano. Articolato in tre capitoli come i propri personaggi, il film cammina sul sottile filo che separa fiction e documentario.

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“What Happened to Monday” by Tommy Wirkola

Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale

Article by: Chiara Gioffrè

Translation by: Emanuela Ismail

In a distopian future in which governments apply the strict policy of the only child, as a consequence of the overpopulation of the earth, seven twin sisters live their lives hidden. Each of them is allow to go out only once a week, the day that matches her name. They create a single identity in which everyone brings a part of her own being: Karen Settman. Everything flows quiet, until one of them, Monday, does not come back home.

The movie (edited by Raffaella de Laurentis) was initially displaying seven twin brothers as main characters. But Tommy Wirkola made amend the script in order to ask Noomi Rapace to perform the sisters.

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“What Happened to Monday” di Tommy Wirkola

In un futuro distopico in cui per fronteggiare la sovrappopolazione terrestre i governi applicano una rigorosa politica del figlio unico, sette gemelle vivono la loro esistenza nascoste, uscendo di casa ciascuna in un unico giorno della settimana, quello corrispondente al proprio nome, e assumendo un’unica identità a cui ognuna di loro apporta parte del proprio essere: Karen Settman.
Tutto sembra procedere normalmente, finché un lunedì Monday non fa ritorno a casa.

Il film (a cura di Raffaella De Laurentis) era inizialmente concepito con sette gemelli maschi come protagonisti; tuttavia Tommy Wirkola fece modificare la sceneggiatura per poter chiedere a Noomi Rapace di interpretare le sorelle.

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“MESSI AND MAUD” by MARLEEN JONKMAN

Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale

Article by: Fabio Ferrari

Translation by: Cristina Di Bona

Messi and Maud wasn’t the first title of this film. When it has been presented at the Toronto International Film Festival (TIFF), its title was La Holandesa. Subsequently, the agent decided to change it for the international distribution. For the director Marleen Jonkman, her movie will always be La Holandesa. Indeed, the plot revolves around a Dutch woman. Continua la lettura di “MESSI AND MAUD” by MARLEEN JONKMAN

“MESSI AND MAUD” di MARLEEN JONKMAN

Messi and Maud non si è sempre chiamato così. Quando è stato presentato al Toronto International Film Festival (TIFF), si intitolava La Holandesa. Solo in seguito l’agente ha deciso di cambiare il titolo per il mercato internazionale. Ma per la regista Marleen Jonkman la sua opera resterà sempre La Holandesa. Ed è proprio intorno a una donna olandese che ruotano le vicende di questa pellicola. Continua la lettura di “MESSI AND MAUD” di MARLEEN JONKMAN

“TITO E GLI ALIENI” by PAOLA RANDI

Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale

Article by: Giorgia Bertino

Translation by: Valeria Tutino

“In space, every particle has a voice”: Paola Randi, director of Tito e gli alieni, chooses science fiction as a testing ground to start telling the story of an unusual family. Anita, impatient 16 year old, and her brother Tito, 7 year old and already a perfect ragamuffin who knows his own, after the death of both their parents, are entrusted to their uncle (an intense Valerio Mastandrea), ex professor and now scientist in crisis holed up in Nevada desert.

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“LA FELICITÀ UMANA” DI MAURIZIO ZACCARO – CONFERENZA STAMPA

“Che cos’è la felicità?” è una domanda che tutti ci siamo posti almeno una volta nella vita: diverse le risposte, ma forse tutte limitate ad un’interpretazione individualista della felicità. Esattamente quello che Maurizio Zaccaro ha voluto evitare quando ha deciso di partire da quest’interrogativo per realizzare La felicità umana.

“Forse il pubblico dal titolo del film si aspettava una serie di interviste alla gente comune per strada, ma per me la felicità è un termine prettamente economico” spiega il regista nella conferenza stampa. Il discorso di Zaccaro si pone subito in termini sociali e politici: è impossibile parlare di felicità senza essere consapevoli di cosa sta accadendo nel mondo, bisogna assumere un punto di vista che vada oltre la nostra personale interpretazione e che possa abbracciare una visione più ampia possibile, che tenga conto in primis della felicità come benessere sociale. Continua la lettura di “LA FELICITÀ UMANA” DI MAURIZIO ZACCARO – CONFERENZA STAMPA

“BARRAGE” by LAURA SCHROEDER

Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale

Article by: Sofia Nadalini

Translation by: Laura Cocco

If you would like to watch the movie ”Barrage” without knowing that Lolita Chammah is Isabelle Huppert’s daughter, you would be surprised to see the resemblance between the two actresses. In the movie, as in the real life, they are mother and daughter.
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“BEAST” by MICHAEL PEARCE

Versione inglese a cura del Master in Traduzione per il Cinema, la Televisione e l’Editoria Multimediale

Article by: Lucia Grosso

Translation by: Valeria Alfieri

In the Island of Jersey, Great Britain, young Moll is torn between two ways of living: the one where she is trapped by her family societal norms, and the carefree, ruleless one of her lover Pascal. This situation is framed by a series of murders that have been following one another throughout the years and that will invade the already troubled life of the protagonist. Continua la lettura di “BEAST” by MICHAEL PEARCE